Le parole dell’ex attaccante spagnolo del Salisburgo
C’è chi nel suo piccolo fa sempre la storia, non serve per forza essere una bandiera, o il più grande giocatore al mondo. Si può essere eroi partendo da Barcellona arrivando in Austria, aiutando a far nascere quella splendida creatura ormai riconosciuta a livello internazionale, come il Salisburgo. A Jonathan Soriano sono bastati 5 anni per vincere campionati su campionati, segnando reti su reti, diventando cosi il marcatore più prolifico della storia della Red Bull austriaca con 172 centri in 202 gare, un ruolino di marcia da far impallidire chiunque. Oggi lui è rimasto molto legato alla sua ex squadra, che tra qualche giorno sfiderà proprio la Roma di Mourinho in Europa League. Ecco le sue parole in esclusiva a Siamolaroma.it in vista del match:
Jonathan, giovedì tornerà l’Europa League e il tuo Salisburgo affronterà la Roma di Mourinho: che partite ti aspetti?
“Mi aspetto due partite intense, due gare affascinanti, dove il Salisburgo avrà un atteggiamento molto offensivo: gli austriaci giocheranno senza paura contro una grande squadra come la Roma”.
Negli ultimi anni il Salisburgo ha centrato grandi risultati, anche a livello europeo, come la semifinale di Europa League nel 2018 (ottenuta contro la Lazio, ndr) e lanciato giocatori che oggi sono diventate star, l’esempio più importante è Haaland: qual è il segreto della Red Bull?
“Hanno da sempre una grande capacità di scovare talenti, puntarci, lavorarci. Non hanno paura di investire il loro tempo e risorse su giocatori stranieri e sconosciuti”.
A quali giocatori la Roma dovrà prestare maggiormente attenzione?
“Come dicevo, il Salisburgo fa una grande fase offensiva. Ma certamente Sucic e Okafor meritano una menzione speciale: saranno i più pericolosi”.
Hai visto qualche partita della Roma quest’anno? Che idea hai dei giallorossi di Mourinho?
“Non ho potuto seguire molte gare italiane, ma so che la Roma è una formazione solida, organizzata. La classica squadra di Mourinho: aggressiva e forte anche in attacco, vedendo anche i suoi giocatori lì davanti”.
La Roma ha chiuso il suo mercato comprando il tuo connazionale Diego Llorente: cosa puoi dirci di lui?
“Giocatore di qualità e di esperienza che Mourinho conosce bene dai tempi del Real Madrid. Sono certo che Diego aiuterà la difesa giallorossa ad essere più forte”.
L’ultima: tu eri un giocatore di Luis Enrique nel Barcellona B, quando poi l’asturiano decise di venire alla Roma nel 2011. Come avete vissuto quel passaggio? Ti aspettavi quelle difficoltà che purtroppo incontrò?
“Grande persona e allenatore fantastico con una grande idea di calcio in testa che vuole sempre seguire e sviluppare. Ne parlammo in quei giorni, se ne discusse tra noi, fu un momento importante, cruciale per la sua carriera. Anche grazie a quella esperienza, Luis ha sviluppato ancor più personalità e affrontato situazioni che lo hanno fatto diventare il tecnico che oggi è”.