I giallorossi non hanno abbandonato completamente la pista per l’attaccante spagnolo
È necessario uno sforzo, un rilancio, con la generosa firma di Dan Friedkin. La Roma non è ancora fuori dalla corsa per Alvaro Morata, poiché gode della sua preferenza e approvazione. Le parti hanno anche raggiunto un accordo per un contratto quadriennale da 4,5 milioni di euro più bonus a stagione. Tuttavia, se la proprietà non presenterà un’offerta concreta all’Atletico Madrid, superiore ai 13 milioni di euro stanziati ieri dall’Inter, i desideri non si incontreranno con la realtà effettiva.
Il problema, che si intreccia con la già nota questione del fair play finanziario, come scrive Il Corriere dello Sport, è essenzialmente questo: investire 50 milioni su Morata significherebbe soddisfare José Mourinho e lo stesso attaccante spagnolo, che brama di tornare a giocare con l’amico fraterno Dybala, ma allo stesso tempo contraddire una precisa linea guida che impone la sostenibilità finanziaria di ogni operazione.
Quanto tempo può aspettare Morata prima di abbandonare l’idea di giocare per la Roma? Forse qualche giorno, a meno che l’Inter (o la Juve) non alzi l’asticella. In ogni caso, le trattative sono giunte a un punto morto curioso: da un lato c’è una società che non può permettersi di pagare 20,5 milioni di euro, l’importo che accontenterebbe l’Atletico Madrid tra la parte fissa e i bonus garantiti, ed è la Roma; dall’altro lato c’è un club che potrebbe investire una certa cifra, dopo la redditizia cessione di Onana, ma che non è entusiasta di Morata. È possibile che nelle prossime ore Tiago Pinto, dopo aver ottenuto l’autorizzazione dai Friedkin, chiami nuovamente Juanma Lopez e Beppe Bozzo, i rappresentanti dello spagnolo, per concludere l’affare. Tuttavia, è altrettanto plausibile che la Roma si ritiri dalla competizione, come è successo qualche settimana fa per Frattesi.