Sette infortuni in un solo mese. La Nazionale sta aggiungendo altri due giocatori alla già lunga lista degli infortunati che José Mourinho deve gestire.
Con le recenti problematiche muscolari (che per fortuna non sembrano gravi) di Pellegrini e Mancini, il tecnico si trova ora ad avere due osservati speciali in più da monitorare, dopo gli infortuni a singhiozzo che hanno coinvolto Dybala, Bove, Sanches, Aouar e Zalewski. Senza dimenticare i giocatori da tempo fuori come Abraham e Kumbulla.
Se per Pellegrini e Mancini gli acciacchi muscolari non sono una novità, gli infortuni recenti sollevano delle domande sulla preparazione fisica svolta tra Trigoria e il Portogallo, considerando il caldo torrido di Roma a luglio e le complicazioni derivate dalla cancellazione del tour in Asia ad agosto. Nelle ultime due stagioni, nel primo mese di campionato, si erano verificati al massimo due infortuni.
Quasi tutti i problemi muscolari riscontrati in questo inizio di stagione hanno coinvolto gli adduttori. È una coincidenza? Difficile da credere. Francesco Rosa, ortopedico del Centro di Traumatologia dello Sport dell’Istituto Humanitas, spiega che tra le cause dei problemi agli adduttori può esserci una debolezza iniziale. Se un giocatore si presenta con una forza degli adduttori al 80%, ha una probabilità 15 volte superiore di infortunarsi rispetto a chi è al 100%.
Tornando a Pellegrini e Mancini, che hanno dovuto abbandonare la Nazionale prima della partita contro l’Ucraina, Pellegrini da tempo lotta contro acciacchi più o meno evidenti, mentre Mancini ha subito gli effetti negativi di un campo di gioco scadente a Skopje e ora dovrà essere valutato per un affaticamento muscolare. Lo riferisce Leggo.