Domani sera alle ore 20:45 la Roma scenderà in campo a Marassi contro il Genoa per una trasferta storicamente ostica – anche al netto del Tricolore vinto al Ferraris nel 1983 – per i giallorossi. Non è però solo l’ambiente caldo a preoccupare gli uomini di mister José Mourinho. Quest’anno il Genoa è una squadra con delle idee, un collettivo che prova a fare la sua partita senza abbassare la testa (e il baricentro) nemmeno di fronte ad avversari sulla carta più dotati, come hanno imparato a proprie spese Lazio e Napoli, rispettivamente seconda e prima classificata nella scorsa stagione.
La manovra di Gilardino passa dalla qualità di Strootman
La neopromossa rossoblu è guidata dal tecnico Alberto Gilardino e vede come modulo di riferimento il 3-4-1-2. Gli esterni di centrocampo non sono protagonisti in fase offensiva, ma consentono alla squadra di mantenere un equilibrio tattico in campo nonostante la doppia punta offensiva e un trequartista più rifinitore che incursore come Ruslan Malinovskyi. Il centrocampo non è dotato di grande dinamismo, ma la qualità di Badelj e soprattutto dell’ex Roma Kevin Strootman consente ai rossoblu di mantenere il controllo del pallone senza correre rischi e con una manovra piuttosto fluida. Il centrocampista olandese nella Capitale è ancora molto amato, e le sue caratteristiche sono nitide nella memoria dei tifosi giallorossi: ottima tecnica, fisico impattante, grande abilità nel recupero palla e nell’avviare la manovra.
Grinta e tecnica: che coppia d’attacco Retegui e Gudmundsson!
Il grande pericolo per la difesa della Roma, apparsa più di una volta piuttosto statica, è costituito dalla coppia Retegui-Gudmundsson. Il primo è stato l’acquisto dell’estate per quanto riguarda le medio-piccole del nostro campionato: l’italo-argentino è reduce da una super stagione in Primera Divisiòn con il Tigre, e in questo inizio di Serie A ha già realizzato 2 reti. La punta ha inoltre mostrato grande capacità di attaccare lo spazio e di essere in grado di trovare il tempo giusto per lo stacco di testa, anche su calcio piazzato. Vedendo il disastro combinato dalla retroguardia della Roma in occasione del gol di Zapata, viene da incrociare le dita e sperare che gli uomini di Mourinho abbiano capito cosa non abbia funzionato.
Albert Gudmundsson è forse il giocatore che ha sorpreso di più in questo inizio campionato del Genoa. Numero 11 islandese, è decisamente più seconda punta di Retegui, e spesso si abbassa per aiutare la squadra ad avviare la manovra, diventando una sorta di regista aggiunto a disposizione di Gilardino. Straordinaria la sua capacità nell’uno contro uno: tecnicamente tiene il pallone attaccato al piede, atleticamente è capace di grandi strappi. Sarà meglio che gli esterni di centrocampo della Roma aiutino i centrali nel contenere le scorribande del calciatore rossoblu, che spesso ama allargarsi per trovare spazio e mettersi fronte alla porta.
Allo Stadio Ferraris sarà dunque una grande sfida, con il Genoa che punta sull’entusiasmo e sulle idee, e una Roma che non può permettersi altri passi falsi dopo un inizio di campionato zoppicante.