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IL MESSAGGERO – Gli ultimi imprevisti cambiano il piano di Fonseca. Spazio alla gestione degli interpreti che, dopo la trasferta di Lecce, ha la priorità sulla rotazione degli stessi. Il portoghese, pur avendo messo in preventivo il turnover per la tappa di domani in Austria, mai avrebbe pensato di mettersi in viaggio con la rosa quasi dimezzata.
Non bastava lo stop di due mesi per Pellegrini (frattura del quinto metatarso del piede destro). Si ferma anche Mkhitaryan. Confermata la lesione tendinea all’adduttore per l’armeno che dovrà rimanere ai box per tre settimane.
LEGGO – L’allarme infortuni è diventato emergenza. E ora parlare di casualità o coincidenze risulta quasi paradossale. Nella giornata di ieri, infatti, Fonseca ha insaccato un doppio colpo allo stomaco.
LA REPUBBLICA – Pellegrini torna tra due mesi, Mkhitaryan ne avrà per almeno tre settimane. Ricominciano i bollettini medici che fanno tremare i tifosi e infuriare l’allenatore.
CORRIERE DELLA SERA – Non è un mistero che Paulo Fonseca abbia avuto un ruolo determinante, la scorsa estate, nella decisione di Edin Dzeko di rimanere alla Roma. “Per me è perfetto”.
LA GAZZETTA DELLO SPORT – Venerdì Roberto Mancini comunicherà la lista per il doppio impegno: il 12 a Roma gli azzurri possono conquistare la qualificazione aritmetica a Euro 2020. Torna Zaniolo.
IL TEMPO – Un capitolo che sembrava chiuso e invece diventa un caso di giustizia sportiva. Gianluca Petrachi rischia la squalifica per aver iniziato a lavorare come direttore sportivo della Roma quando era ancora sotto contratto con il Torino.
LA NAZIONE – Sotto la stretta attenzione della Guardia di Finanza, sono finite le plusvalenze generate dal Perugia Calcio, che riguarderebbero anche il passaggio di Gianluca Mancini, ora alla Roma, dagli umbri all’Atalanta.
CORRIERE DELLO SPORT – Edin Dzeko, come da lui detto nel Match Program di Wolfsberger-Roma, punta ai 100 gol. Il bosniaco dopo la vittoria contro il Lecce ha sfruttato il giorno di riposo per partire con la moglie a Venezia.
È il momento della fiducia. Quello in cui l’intuizione estiva dovrà trasformarsi in certezza. E se fosse Kalinic il goleador per l’Europa? E se il croato cogliesse quelle occasioni che Patrik Schick ha quasi sempre fallito?
La Roma nelle ultime setimane ha riscoperto l’ala classica, nell’interpretazione tutt’altro che banale di Justin Kluivert. Fonseca, presentato come integralista del 4-2-3-1, da un po’ di tempo sta modellando e rimodellando la Roma come fosse un blocco d’argilla, alla ricerca della forma più attraente.