L’ex centravanti argentino torna anche sul problema alle caviglie
Gabriel Omar Batistuta, ex attaccante della Roma scudettata, è stato intervistato da Sette il settimanale del Corriere della Sera. Piccola curiosità: nei prossimi giorni il “Re Leone” sarà nella Capitale per presentare il documentario su di lui alla Festa del Cinema di Roma:
Lo Scudetto?
“Me lo meritavo. Feci 20 gol in 26 partite. A Roma sarei rimasto a lungo, ma accettai la proposta dell’Inter. Fu Massimo Moratti in persona a convincermi: tra di noi c’era molta stima. Mi dispiace di non avergli dato di più”.
Il problema alla caviglie?
“Appena smesso mi sono ritrovato con le caviglie a pezzi. Osso contro osso, su un peso di 86-87 chili: il minimo movimento diventava un tormento. Lo stesso problema di van Basten, che ha detto basta a 28 anni. Certi giorni non riuscivo a scendere dal letto. Piangevo di rabbia e mi dicevo: non può finire così. Stavo male, così male che sono andato da un amico medico e gli ho chiesto di amputarmi le gambe. L’ho pregato, ho insistito. Gli ho detto che quella non era più vita. L’operazione era una soluzione che rincorrevo da almeno 6-7 anni. Fra 40 giorni, tolto il tutore, sapremo se il dolore è scomparso e potrò finalmente camminare come una persona normale”.