Il Ceo di Assist Women: “Lo scontro con Girelli può capitare in uno sport di contatto. Elena si è privatamente scusata con l’attaccante”
Ha fatto tanto, forse troppo ed inutilmente, discutere l’intervento di Elena Linari su Cristiana Girelli durante il match di sabato tra Roma e Juventus nella semifinale di andata di Coppa Italia. La giocatrice bianconera ha dovuto abbandonare il campo anzitempo, ma le conseguenze più pesanti sono state per il forte difensore giallorossa, bersaglio di pesanti accuse e violente minacce via social. Per capire il momento di Elena Linari noi di Siamolaroma.it abbiamo raggiunto Alessandro Orlandi, Ceo di Assist Women, azienda di servizi per lo sport impegnata nel calcio femminile, da sempre al fianco dell’ex Fiorentina e Atletico Madrid.
Orlandi, ha sentito Elena dopo la gara? Qual è la posizione della ragazza?
“Elena era soddisfatta della vittoria contro la Juventus, oltre che felice per la prestazione personale e di squadra. Per quanto riguarda l’intervento di gioco su Girelli, era davvero dispiaciuta per le conseguenze, ma non c’era assolutamente volontarietà. Ovviamente Elena si è scusata con la compagna di Nazionale nel post gara e anche telefonicamente”.
Lei come valuta l’episodio?
“Spiace per l’infortunio che per fortuna non è grave, ma fa parte del gioco. Credo che anche il calcio femminile sia uno sport di contatto e come tale, il rischio per una calciatrice, chiunque essa sia, di subire un fallo durante la gara, rappresenti la normalità del mestiere. È inutile e dannoso enfatizzare queste situazioni, ma soprattutto non è facile far percepire concretamente questi meccanismi a chi popola inutilmente i social network in cerca di protagonismo, ma che non conosce il campo di calcio e lo spogliatoio”.
I social hanno mostrato la peggior parte di loro, con messaggi pubblici davvero pesanti ai danni della giallorossa.
“La cosa principale è che Elena sia serena. Per il resto, le accuse che ho letto sui social di premeditazione nel fallo a Girelli, gli insulti di ogni genere ma soprattutto vari soggetti speranzosi che Elena si rompa al più presto le gambe, li ritengo schifosi e nauseanti. Chi parla, probabilmente non conosce il valore umano, oltre che sportivo, di una giocatrice come Linari. Un esempio di principi e serietà, presa ignobilmente di mira da alcuni personaggi repressi da tastiera. Quello che succede sul rettangolo verde finisce lì, gli attacchi alla persona, volti a minare la serenità, sono insensati e di cattivo gusto. L’auspicato percorso verso il professionismo passa da tanti aspetti, dall’atteggiamento e la serietà delle calciatrici, ma anche dai comportamenti degli affezionati sostenitori del calcio femminile. Da quello che si è letto sui social, hanno fatto loro l’entrata a vuoto, sicuramente non Elena sul campo”.
Mettendo da parte questo episodio, come valuta le prime settimane di Elena in giallorosso?
“Esperienza straordinaria finora, sotto tutti i punti di vista. L’ambiente è eccezionale e il progetto è ambizioso, si respira professionalità nel quotidiano ed Elena è davvero contenta di questa scelta”.
