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Spugna e Bartoli: “Questa è la partita più importante”

Le parole dell’allenatore e del capitano della Roma Femminile alla vigilia della sfida di Women’s Champions League

Alessandro Spugna ed Elisa Bartoli hanno parlato in conferenza stampa alla vigilia di Roma-Sparta Praga. Le giallorosse all’andata hanno vinto 1-2 in rimonta in Repubblica Ceca. Di seguito le parole dell’allenatore e del capitano.

Le parole di Spugna

Tatticamente, che partita sarà?
“Non dobbiamo fare l’errore di pensare di aver passato il turno. Dobbiamo giocare con le nostre idee, caratteristiche. Dobbiamo cercare di fare la gara come sappiamo, cercando di fare gol senza aspettare. Non possiamo aspettare dall’inizio di speculare sul risultato dellì’andata”.

Condizione infortunati?
“Linari non ce la fa”.

Nella rinascita del calcio femminile, quanto c’è di voi allenatori? Anni fa non si giocava così bene nel calcio femminile
“La crescita del calcio femminile è legata a tanti aspetti, non solo a noi allenatori. I club ci danno la possibilità di lavorare bene, le calciatrici stanno crescendo, stanno arrivando giocatrici importanti in Italia, ci permette di avvicinarsi a quel calcio aggressivo che si gioca da qualche anno in Europa. Dobbiamo essere pronti a giocare un calcio veloce, aggressivo, e questo dovremo farlo anche domani”.

Difesa a tre anche domani o tornerà a quattro?
“Non è una questione di moduli ma di giocare secondo le nostre caratteristiche, poi le gare possono portarti a fare dei cambiamenti. Domani vedremo, la difesa a tre è una soluzione ma abbiamo tante possibilità”.

Quale aspetto teme di più delle avversarie?
“Loro sono una squadra fisica, esperta, penso sia l’aspetto che possa darci più fastidio ma noi abbiamo una capacità di palleggio che dobbiamo sfruttare al meglio”.

Pensavi di riuscire a portare così tante persone allo stadio?
“Sicuramente partecipare alla Champions stimola la curiosità di tanti tifosi. Avere così tanta gente, è uno stimolo ancora più importante, speriamo si possa ripetere, vorrebbe dire essere arrivati ai gironi”.

Lei ha detto che sarebbe un sogno la qualificazione in Champions. Se la Roma dovesse qualificarsi, a che punto sarebbe del suo progetto? Nel caso, la società le ha dato rassicurazioni per rafforzare la rosa?
“La cosa importante per me domani è arrivare ai gironi, poi di tutto il resto se ne parlerà più avanti. Ora ci concentriamo sulla gara di domani con tutto lo staff, poi vedremo”

La crescita passa per questo tipo di gare. C’è anche questa responsabilità?
“Penso di sì. Se qualche anno fa, un’italiana avesse fatto questo cammino sarebbe uscita al primo turno. Sarebbe una crescita per le giocatrici e il club”

Le parole di Bartoli

Sarà la gara più importante? Stadio pieno?
“Sì, sarà pieno, speriamo il maltempo non arrivi. Ottenere la qualificazione ai gironi nel primo anno è un risultato importante ma sarebbe fondamentale. Quindi sì, ad oggi è la partita più importante”.

Tempo fa ti rammaricavi del fatto che il calcio femminile fosse poco seguito. Cos’è successo per essere arrivati al sold out di domani?
“In questi ultimi 5 anni siamo cresciuti molto. Anche l’essere arrivati tra le prime 8 al mondiale ci ha consentito di crescere. Il pienone di domani è una grande soddisfazione, cresce anche la velocità del calcio in campo, si migliora giorno dopo giorno. Ci avvicineremo sempre di più al maschile dal punto di vista tecnico e dell’intensità”.

La Roma in Champions dove potrebbe arrivare?
“Noi cerchiamo di fare il nostro gioco, il palleggio, la nostra idea e cercheremo di farlo anche in Europa. Se dovessimo arrivare ai gironi, ci potremo divertire”.

Che aria si respira nello spogliatoio?
“Cerchiamo di stare tranquille, facciamo il massimo ogni giorno per preparare le gare. Ci sta un pochino di tensioni ma dobbiamo stare tranquille”.

Quanto influisce avere in rosa calciatrici di livello, di esperienza?
“Ogni anno alziamo il livello e l’asticella. Le giocatrici che arrivano dall’esterno ci portano esperienza, dedizione al lavoro, parlare poco e lavorare sul campo”.

Sensazioni?
“Un sogno che si avvera. Qualcosa di unico, straordinario, speriamo si possa arrivare il più lontano possibile”.

Cosa serve alla squadra e cosa hai detto alla squadra per far capire l’imprortanza di questo traguardo?
“Il calore di Roma si percepisce. Vedo gente arrivata da un anno che sembra stia qui da anni. Roma coinvolge, appassiona, il calore si fa sentire con forza. Posso solo dire di rimanere umili, avere il coraggio, avere la fame per portare a casa i tre punti. Pensiamo giorno per giorno. Ci vuole umiltà per voler crescere”.

Come potreste festeggiare in caso di qualificazione, avete fatto qualche scommessa?
“No, siamo un pochino scaramantiche. Ci concentriamo solo sulla gara, se poi dovesse succedere almeno una cenetta la faremmo sicuramente”.

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