L’analisi del derby di Mourinho
“Abbiamo perso in maniera immeritata: la Lazio ha fatto un mezzo gol e ha vinto. Ma a noi è mancata la luce della qualità”. Scuro in volto, frustrato e dispiaciuto. Il volto di José Mourinho racconta in gran parte l’eredità scomoda e amara che lascia il derby perso all’Olimpico. Fa festa la Lazio di Maurizio Sarri, la sua Roma invece non riesce a reagire dopo l’iniziale svantaggio. “Troppa emozione e poca consapevolezza dell’organizzazione di gioco, non è stato facile giocare con una squadra così bassa, che ha controllato il ritmo partita. È stato un dominio, la Lazio ha fatto capire che era qui per difendere e per giocare meno tempo possibile. Ma senza quella luce di qualità che ci portano i giocatori speciali, come Paulo (Dybala) e Lorenzo (Pellegrini), quando dove dobbiamo segnare, quando serve lucidità non ce l’abbiamo avuta” .
La Roma ha provato a rientrare in partita, dopo la follia di Ibanez che ha regalato il gol partita a Felipe Anderson, ma è mancato il guizzo per lo Special One: “Mancati i gol? Non solo quelli, anche il gioco di squadra e il fatto che i nostri attaccanti non hanno vinto un duello individuale”. Per la quinta volta in stagione la Roma va sotto negli scontri diretti, all’Olimpico sono arrivati già i ko con Atalanta e Napoli: “Sconfitte immeritate. L’Atalanta ha fatto un tiro in porta e il Napoli ha faticato come non mai, vince con un super gol di Osimhen, la Lazio fa mezzo gol e vince. Manca un giocatore che la butta dentro? Sì, ma la mentalità della squadra di cercare sempre di fare risultato credo sia intoccabile”. Analisi condivisa anche da Bryan Cristante: “C’è mancato qualcosa negli ultimi metri. Loro si sono chiusi bene e noi non abbiamo avuto guizzo finale. Potevamo fare di più, ci è mancato il tiro in porta”.
Con il ko nel derby, la Roma perde il quarto posto e scivola di nuovo in zona Europa League. Mercoledì con il Sassuolo il calendario propone una partita da non sbagliare, per rimanere aggrappati al gruppone di testa. La vetta ora è lontana (10 punti dal Napoli), ogni sogno in questo momento è proibito, ma la Champions dista solo due punti. A Reggio Emilia difficilmente Mourinho potrà contare sul suo capitano: Lorenzo Pellegrini è uscito anzitempo per un fastidio al flessore destro, che da tempo gli dà noia: “Normale l’infortunio. Io ho due scelte possibili: una è rischiare e l’altra è non rischiare ma senza avere qualità”. La chiosa dello Special One è sulle situazioni dei due lungodegenti, Paulo Dybala e Gini Wijnaldum: “Paulo vuole andare al Mondiale, se sta bene può esserci con il Torino. Non so invece se Gini tornerà subito a disposizione alla ripresa. Interverremo sul mercato? Non credo, dobbiamo cercare di recuperare gente. Daremo più spazio ai giovani, come Volpato”. Lo scrive “La Repubblica”.