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Roma pensa solo alla finale, ma c’è bisogno di punti in campionato

Meno nove a Budapest. Il countdown per la finale di Europa League si sta prendendo inesorabilmente la scena in questi giorni che separano la Roma alla sfida contro il Siviglia. I riflettori però questo pomeriggio saranno puntati sullo stadio Olimpico, ma soprattutto su José Mourinho che guiderà i suoi nella sfida contro la Saleritana e sarà celebrato da oltre sessantamila tifosi per averli portati nuovamente in finale dopo quella del 25 maggio 2022, a Tirana, chiusa con un trofeo in bacheca.

Un anno dopo la Roma è ancora al centro del palcoscenico internazionale, stavolta con l’Europa League ma sempre con lo Special One. Il comun denominatore è lui, Jose, che anche in questa stagione è riuscito a superare gli ostacoli (rosa corta, caso Zaniolo, gli infortuni) facendo scudo alla squadra e arrivando alla sua nona finale europea. Ha attirato l’attenzione su di sé nei momenti più complicati, alleggerendo quindi il peso delle responsabilità sui suoi giocatori su alcuni risultati altalenanti e mantenendo l’ambiente sempre unito e compatto, tutto suo complice. E i risultati sono arrivati. La Roma oggi con una formazione atipica affronterà la Salernitana con un occhio già rivolto verso Budapest, ma anche cercando conquistare punti per il campionato (quindi la qualificazione alle coppe europee).

Prima e dopo la partita l’attenzione dei tifosi sarà rivolta su Mou che tra l’altro festeggerà le 150 panchine in Serie A (73 con la Roma). Il tecnico dopo Leverkusen aveva chiesto ai romanisti di fare festa stasera per la squadra, i tifosi dall’uscita del pullman da Trigoria fino all’arrivo allo stadio sono pronti a celebrarla per caricarla ulteriormente in vista dell’impegno del 31 maggio. Sarà una festa in tutto e per tutto, sarà l’ennesima celebrazione dell’imperatore Mourinho che all’Olimpico riceverà l’abbraccio di tutti i romanisti. Soprattutto di quelli che temono un suo addio a fine stagione. Il dramma (sportivo) per loro si potrebbe consumare nell’ultima sfida di campionato contro lo Spezia, all’Olimpico, dopo la finale. I tifosi non sono pronti per questo scenario, e dalle tribune stasera spunteranno striscioni, cori e appelli alla società per farlo restare. Come del resto già sta accadendo tra radio e social già da diverse settimane.

Mai negli ultimi trent’anni il tifo era stato così compatto e unito verso un allenatore.
Perché solitamente l’ambiente romano tuonava per cacciare un tecnico, ma mai per farlo restare. Il cambiamento portato da Mou è sempre più evidente e lascerà benefici all’interno delFulvio Bernardini. E lo stesso Special One oggi ringrazierà – a prescindere dal futuro – i suoi tifosi, quelli che lo hanno accompagnato in queste due stagioni in giallorosso con ben trentadue sold out all’Olimpico e un settore ospiti sempre pieno sia in Italia che in Europa.

La Roma ha pronta una serie di iniziative nel pre partita per ringraziare i tifosi, durante l’intervallo invece la Femminile sfilerà con lo scudetto vinto. A fine gara l’abbraccio di Mourinho all’Olimpico e l’arrivederci a Firenze, ma soprattutto a Budapest dove ventimila tifosi saranno li per lui e per la Roma. Lo scrive Il Corriere dello Sport.

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