Tutto pronto per la finale di Europa League
Budapest sembra un po’ una bella – bellissima – addormentata. Quando però si sveglia, quando iniziano a essere affissi i cartelloni, le gigantografia della coppa e delle squadre, allora ecco comparire anche qualche maglia della Roma o del Siviglia: i tifosi già ci sono, non sono tantissimi, ma si fanno sentire. E colorano una città che ha voglia d’Europa e di grande evento.
I giorni chiave saranno oggi e domani: sono attese 30.000 persone, molte strade, tra centro e zona intorno allo stadio, saranno chiuse al traffico. Perché il consiglio, quasi ossessivo, che viene ripetuto è quello di andare in metro o a piedi. Anche se i taxi sono tanti e costano poco, il traffico si farà sentire.
C’è la coppa ma nessuno la vede (per ora). A portarla in campo, dopo la cerimonia inaugurale, sarà Zoltan Gera. Ieri lo stadio di Budapest era inaccessibile, si sono fatte le prove del pre e del post partita, sono state anche messe le canzoni scelte dai due club e il campo si presentava in condizioni perfette.
Mourinho questo stadio lo conosce, ci ha giocato nel 2021 contro il Wolfsberger e ha vinto 4-1. Era un altro mondo, il mondo in cui Mou allenava il Tottenham: due mesi dopo sarebbe stato esonerato, tre mesi dopo sarebbe diventato l’allenatore della Roma.
La città, soprattutto al tramonto, si presta a un po’ di malinconia: è quella che assale qualsiasi romanista al pensiero che mercoledì sera tutto questo sarà soltanto un ricordo. Ma non è il momento di pensarci: oggi, alle 16, a Budapest arriva la Roma. E sarà davvero tempo di finale. Lo scrive Il Corriere dello Sport.