Le strettoie finanziarie hanno tracciato un limite divisivo tra i piani della società e le richieste dello
Special One: adesso tutto è nelle mani dei Friedkin
Corriere dello Sport (R. Maida) – La situazione finanziaria della Roma ha posto un limite divisivo tra le esigenze della società e le ambizioni dell’allenatore José Mourinho. Il general manager Tiago Pinto si è orientato verso politiche di risparmio, mentre Mourinho avrebbe richiesto investimenti importanti per potenziare la squadra.
Finora, la Roma è stata attiva sul mercato senza spendere un euro, ingaggiando giocatori come Aouar e N’Dicka a costo zero, che potrebbero rappresentare plusvalenze future. Allo stesso tempo, ha incassato circa 35 milioni di euro dalle cessioni di alcuni giovani talenti e di giocatori come Kluivert e Carles Perez.
Tuttavia, le divergenze tra Pinto e Mourinho sono emerse soprattutto riguardo agli obiettivi per l’attacco e il centrocampo. Mentre Pinto ha cercato di puntare su Gianluca Scamacca, Mourinho preferirebbe l’arrivo di Alvaro Morata. La stessa situazione si è verificata per la mezzala, con Pinto costretto a cambiare i piani dopo l’insuccesso nella trattativa per Sabitzer.
In particolare, l’opzione di prendere in prestito Renato Sanches è stata considerata, ma principalmente per ragioni economiche e di opportunità di mercato, piuttosto che per soddisfare le richieste dell’allenatore.
In sintesi, il mercato della Roma finora ha ottenuto risultati interessanti, ma le divergenze tra le strategie della società e le preferenze dell’allenatore stanno creando delle tensioni che potrebbero influenzare la costruzione della squadra per la nuova stagione. Spetterà ai Friedkin prendere una posizione diretta sul problema e valutare attentamente le possibilità di crescita e di ritorno in Champions per la squadra giallorossa.