Una gara semplicemente disastrosa per la Roma. Ai giallorossi non riesce nulla o quasi per tutto l’arco dei novanta minuti. Disorganizzazione totale dal punto di vista della fase difensiva, che risente anche della forzata uscita di Diego Llorente, costretto al cambio al minuto 24 per l’ennesimo problema muscolare di questo inizio stagione.
Bryan Cristante è costretto a fare gli straordinari, ma in difesa neanche lui riesce a sopperire alle gravi mancanze di Ndicka e Mancini. In avanti l’impatto offensivo dei giallorossi è pari a zero, se si esclude il gol e una decina di minuti tra il 55′ ed il 65′. Davvero troppo poco per una squadra che ha concluso la gara con Aouar, Lukaku, Dybala, Belotti, El Shaarawy ed Azmoun tutti contemporaneamente in campo.
La rete iniziale di Gudmundsson è emblematica di una totale assenza di filtro davanti alla difesa, e anche in occasione della seconda rete Paredes è in ritardo e viene saltato dal numero 11 rossoblu, che avvia la rapida azione che porta al gol di Mateo Retegui.
Per tutta la gara le due punte genoane hanno messo in crisi la Roma, e anche sui calci piazzati i giallorossi vanno in difficoltà. A pochi giorni dal gol di Zapata, è arrivata l’incornata di Thorsby per il 3-1. A chiudere le marcature ci ha pensato Junior Messias, al suo primo gol con la maglia del Genoa.
Una gara orrenda degli uomini di José Mourinho, che devono ripartire già contro il Frosinone domenica per non rischiare di essere risucchiati nei bassifondi della classifica.