La discussione su Leonardo Bonucci alla Roma non ruota solo attorno al suo legame con la Juventus, bensì alle sue reali condizioni fisiche e mentali. A Trigoria nessuno sta pianificando il futuro intorno a Bonucci, data la sua età di 36 anni. L’attenzione si focalizza sul presente e le questioni da affrontare sono chiare.
Innanzitutto, la situazione finanziaria della Roma impedisce di compiere acquisti di rilievo, specialmente considerando la richiesta elevata per giovani talentuosi. La scarsità di fondi rende le scommesse su giocatori a parametro zero, anche se in età avanzata o con qualche problema fisico, una pratica sempre più comune. In secondo luogo, la Roma si trova priva di difensori, con l’assenza di Chris Smalling, il perno della difesa, e il prossimo impegno nei grandi tornei, incluso un possibile derby in Coppa Italia.
Ciò che interessa ora è lo stato fisico di Bonucci, motivato dalla voglia di guadagnarsi un posto all’Europeo. Tuttavia, sembrano emergere alcune difficoltà fisiche-muscolari. Nell’ultima stagione il difensore azzurro ha dovuto saltare circa una ventina di partite a causa di vari problemi. Con l’età e le 679 battaglie disputate nella sua carriera, il rischio è presente, anche se a basso costo. Bonucci desidera cogliere l’ultima opportunità, nonostante l’ambiente ostile che potrebbe incontrare.
L’operazione di portare Bonucci alla Roma è sicuramente necessaria, sebbene non susciti entusiasmo universale. Tiago Pinto ha promosso l’iniziativa, avallata da José Mourinho, entrambi con contratti in scadenza, proprio come Bonucci. Un parallelismo con l’accoglienza di Panucci nel 2001 sotto Capello, dimostra che queste operazioni, se gestite saggiamente, possono rivelarsi cruciali nel mondo del calcio. Lo riporta il Messaggero.
