Dopo la sua partenza dalla Roma, Tiago Pinto ha deciso di rompere il silenzio. L’ex General Manager giallorosso ha discusso le ragioni dietro le sue dimissioni e ha rivelato alcuni dettagli sul rapporto con Mourinho durante un’intervista a Sky Sport.

“A fine giugno, dopo la finale di Budapest e l’infortunio di Abraham, ho cominciato a pensare di aver raggiunto i miei limiti e di lasciare la Roma. Tuttavia, mi sono ripreso e abbiamo compiuto un buon lavoro durante l’estate”, ha dichiarato Pinto. Ha anche aggiunto che nessun giocatore è stato acquistato senza l’approvazione di Mourinho, anche se non tutti gli acquisti erano le prime scelte. Ha sottolineato la sua lealtà nei confronti del portoghese, dei Friedkin e del progetto nel corso di due anni e mezzo.

Pinto ha condiviso la sua impressione sul nuovo allenatore, De Rossi, dicendo: “Gli ho detto che avrebbe potuto contare su di me fino alla fine, ma la mia decisione non sarebbe cambiata. Abbiamo un buon rapporto, capisce il mio carattere e apprezza la mia lealtà. Mi ha sorpreso la sua consapevolezza dei costi dell’essere un allenatore, ma sta facendo un ottimo lavoro sia nei risultati che nello sviluppo della squadra”.

Inoltre, Pinto ha evidenziato il valore della rosa della Roma, sottolineando il suo contributo nel mercato dei trasferimenti: “Sono felice di aver portato Dybala, ma sono orgoglioso di aver ottenuto a parametro zero giocatori del calibro di N’Dicka, Aouar e Svilar. Nonostante le limitazioni, abbiamo operato bene sul mercato, nonostante qualche errore. Abbiamo anche rinnovato il contratto di molti giocatori chiave”.

Tuttavia, Pinto ha riconosciuto che durante il suo mandato ci sono stati errori di valutazione, come gli acquisti di Shomurodov e Renato Sanches. Lo riporta il Tempo.