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Focus, il confronto tra le prime 5 partite di Ranieri del 2009 e del 2019

L’impatto di Claudio Ranieri nelle prime 5 gare in giallorosso nel 2009 e nel 2019

Nella stagione 2009/2010, dopo le due sconfitte con Genoa e Juventus che costarono il primo addio di Luciano Spalletti alla Roma, Claudio Ranieri fu chiamato per dare nuovo lustro ad una squadra partita col piede sbagliato in campionato.
A distanza di 9 anni per il Tinkerman la storia si è ripetuta. Numeri, statistiche e curiosità delle prime 5 gare d’esordio a confronto delle due esperienze di Ranieri in giallorosso.

1. Siena-Roma, buona la prima

Esordio vincente per il tecnico testaccino nella sua prima avventura da allenatore della Roma. Il 13 Settembre del 2009 alle 15.00 presso l’Artemio Franchi di Siena, i giallorossi espugnano in rimonta la terra senese grazie alle reti di Mexes e Riise. Per l’occasione Ranieri schierò un 4-5-1 con Bertagnoli in porta, Cassetti, Mexes, Juan, Burdisso; De Rossi, Brighi, Perrotta, Pizarro, Taddei e Totti. Nonostante il risultato equilibrato, statisticamente la Roma ha creato più occasioni da gol, gestendo il giro palla in modo più fluido ottenendo l’84% di passaggi riusciti e 17 conclusioni.

2. Primi tre punti casalinghi con la Fiorentina

A 7 giorni di distanza dalla gara vinta contro il Siena, la Roma ospita la Fiorentina tra le mura amiche dell’Olimpico. Il risultato è 3-1 in favore dei giallorossi grazie alla doppietta di Totti e al gol di De Rossi. Anche in quell’occasione Ranieri utilizzò il 4-1-2-1-2: Julio Sergio; Riise, Juan, Burdisso, Cassetti; Pizarro, De Rossi Taddei, Perrotta; Vucinic, Totti. Tanti errori nei passaggi e numeri contrasti di gioco hanno dato vita ad una partita che, seppur la Roma ha chiuso nel primo tempo, molto contratta in cui anche la Fiorentina ha creato diversi pericoli.

3. Il pareggio pirotecnico del Renzo Barbera

Non ottenne i tre punti, ma fu un buon risultato in termini di tigna, grinta e cuore. La Roma diventa testaccina e non si arrende a perdere contro il Palermo di Zenga. Al minuto 89′ un rigore di Francesco Totti fissa il punteggio sul 3-3. Le altre reti giallorosse di Brighi e Burdisso. Primo pareggio per Claudio Ranieri sulla panchina della Roma, utilizzato nuovamente il 4-1-2-1-2 vincente con la Fiorentina con Matteo Brighi incursore al posto di Simone Perrotta. Partita condizionata dal maltempo, a certificarlo la bassa percentuale di passaggi riusciti di entrambe le squadre fissato al 62% che però non ha compromesso lo spettacolo in campo. Da rivedere la retroguardia giallorossa che al netto delle difficoltà di un campo insidioso ha concesso, oltre le 3 reti, altre 13 occasioni ai padroni di casa.

4. Morimoto e quel Catania indigesto

Con un 4-2-3-1 flessibile verso il 4-1-2-1-2 la Roma di Claudio Ranieri non va oltre il pari contro il Catania di Atzori. Takayuki Morimoto sigla il gol del vantaggio al 22′ che dura per tutta la durata del match. A mettere a posto le cose ci pensa Daniele De Rossi al minuto 91. Allo stadio Angelo Massimino finisce 1-1. Partita contratta con grande aggressività dei padroni di casa alti in pressing, la Roma in difficoltà con un giro palla non troppo pulito, si attesta al 78% la precisione dei passaggi giallorossi.

5. Due volte Totti per stendere il Napoli di Donadoni

Allo Stadio Olimpico di Roma il Napoli passa in vantaggio con un gol di Ezequiel Lavezzi. Ma la Roma caparbia e animata dalla giusta grinta riesce a ribaltare le sorti del match con una doppietta di Francesco Totti. 2-1 per i giallorossi che ancora una volta scendono in campo con il 4-4-2. Rispetto le precedenti occasioni, i giallorossi concedono pochissimo all’avversario (9 tiri totali) frutto anche di una maggiore aggressività in mezzo al campo certificata dal maggior numero di tackle vinti.

Numeri, statistiche e curiosità delle prime 5 gare del 2009 di Claudio Ranieri

Dal 13 settembre al 4 ottobre 2009 la Roma di Claudio Ranieri balza dalla 14a posizione all’ottava. Quella stagione fu poi una vera e propria cavalcata trionfale che non si concluse con lo scudetto per soli 2 punti e dopo aver assaporato il sorpasso contro l’Inter di Mourinho. Nelle prime 5 gare di Ranieri, la Roma ha realizzato 11 reti subendone 8 (dato all’epoca che faceva dei giallorossi la peggior difesa del campionato). In 3 gare su 5 la squadra ha acciuffato un risultato utile negli ultimi 2 minuti di gioco (Vittoria a Siena, pareggio a Palermo e Catania). 6 gol su 11 sono stati realizzati da giocatori romani (Totti 5, De Rossi 1). Il 4-2-3-1 è stato il modulo utilizzato in tutte e 5 le gare prese in analisi. La Roma di Claudio Ranieri ha realizzato una media di 15.8 conclusioni a partita (il dato finale della stagione sarà poi 16.2). Il possesso palla medio è stato poco superiore al 50% e la precisione nei passaggi è stata del 79.9%.

1. Il ritorno di Re Claudio: subito 3 punti e sempre contro una toscana

Dopo la sconfitta nel derby e l’eliminazione con il Porto dalla Champions League, Claudio Ranieri è stato chiamato a sostituire Eusebio Di Francesco con l’obiettivo di agguantare il quarto posto in classifica. Con la rosa tempestata dagli infortuni, Ranieri opta per il 4-2-3-1: Olsen, Florenzi, Juan Jesus, Marcano, Santon; Cristante, Nzonzi; Kluivert, Zaniolo, El Shaarawy; Schick. Giallorossi subito in vantaggio con El Shaarawy, dopo pochi minuti l’autogol di Juan Jesus rimette la partita in bilico ma al 33′ ci pensa Patrik Schick con un colpo di testa vincente a siglare la rete del definitivo 2-1. Possesso palla, tentativi a rete e percentuale di passaggi riusciti superiori alle statistiche dell’Empoli. Ma la Roma nel secondo tempo ha avuto un brusco calo fisico e mentale che poteva costar caro.

2. La bruciante sconfitta di Ferrara contro la SPAL

6 giorni dopo la vittoria con l’Empoli la Roma in trasferta allo stadio Paolo Mazza di Ferrara contro la SPAL. Partita subito in salita con i padroni di casa che passano in vantaggio al 22′ con Fares, al 53′ pareggia per i giallorossi Diego Perotti. Ma al 60′ l’arbitro Rocchi indica il dischetto in favore della SPAL e i padroni di casa con Petagna vincono per 2-1. Nella trasferta di Ferrara, recuperato Dzeko, Ranieri ha optato per il 4-4-2: Olsen; Karsdorp, Fazio, Marcano, Juan Jesus; Kluivert, Nzonzi, Cristante, El Shaarawy; Schick, Dzeko. Partita

3. Roma annichilita allo Stadio Olimpico dal Napoli di Ancelotti

Non c’è stata partita invece nel match del 31 marzo contro il Napoli. La formazione ospite passa in vantaggio subito con un gran gol di Milik. Allo scadere del primo tempo riaccende le speranze il solito Perotti che realizza un calcio di rigore. Nella ripresa invece non c’è la reazione dei giallorossi che vengono annichiliti dai gol di Mertens, Verdi e Younes nel finale. Finisce 1-4 e oltre il risultato ha deluso anche la prestazione e la mentalità della squadra. La Roma è scesa in campo con il 4-3-3: Olsen; Santon, Manolas, Fazio, Kolarov; De Rossi, Nzonzi, Cristante; Schick, Perotti, Dzeko.

4. Un punto con la Fiorentina per ritrovare le giuste motivazioni

Ranieri opta per un inedito 4-2-3-1 nel turno infrasettimanale contro la squadra di Pioli: Mirante; Santon, Fazio, Juan Jesus, Kolarov; Nzonzi, Cristante; Kluivert, Zaniolo, Perotti; Dzeko. Squadra ospite in vantaggio con Pezzella al 12′, ma due minuti più tardi Zaniolo realizza un gran gol di testa e pareggia i conti. Nella ripresa nuovo vantaggio dei viola con il tiro deviato di Gerson che sorprende un incolpevole Mirante. Ma 6 minuti più tardi ci pensa Diego Perotti con un bel destro al volo a pareggiare e fissare il risultato sul definitivo 2-2. Un punto inutile per entrambe le squadre, ma buona la reazione caratteriale della Roma al doppio svantaggio.

5. Tre punti contro la Sampdoria: una vittoria testaccina

Partita ostica e proibitiva, sulla carta, quella del Luigi Ferraris, contro la Sampdoria di Giampaolo. Una squadra in buona condizione che in casa è in grado di mettere in difficoltà qualsiasi avversario. Claudio Ranieri opta per un 4-2-3-1 e conferma nuovamente Mirante tra i pali. Panchina per Dzeko che entrerà solo nella ripresa. Partita equilibrata che è stata sbloccata solo al 75′ da un’intuizione di Daniele De Rossi che ha sfruttato a dovere una deviazione area di Patrik Schick, realizzando il gol vittoria. Tre punti e una mentalità apparentemente ritrovata attraverso una prestazione difensivamente solida e aggressiva. Questa la formazione titolare scesa in campo al Ferraris: Mirante; Karsdorp, Fazio, Manolas, Kolarov; Cristante, De Rossi; Zaniolo, Pellegrini, Kluivert; Schick. Numeri alla mano c’è stata un’ampia superiorità di possesso palla, costruzione della manovra e conclusioni pericolose dei blucerchiati a danno della Roma, ma la buona prestazione del pacchetto difensivo giallorosso ha lasciato la porta inviolata per la sesta volta in campionato.

Numeri, statistiche e curiosità delle prime 5 gare del 2019 di Claudio Ranieri

Dall’11 marzo al 6 aprile, in 5 partite la Roma di Ranieri, ha raccolto 2 vittorie, 2 sconfitte e 1 pareggio maturati attraverso 7 gol fatti e 9 subiti. Solo con Sampdoria ed Empoli i giallorossi sono andati in vantaggio, mentre con Spal, Napoli e Fiorentina hanno subito lo svantaggio iniziale senza riuscire a ribaltare il risultato e ottenere i tre punti. Il possesso palla medio si aggira intorno al 51%, la precisione dei passaggi è dell’83% ed ha portato ad una pericolosità di quasi 15.7 conclusioni a partita. Solo i due gol realizzati contro la Fiorentina sono frutto di azioni di gioco, le altre 5 reti sono arrivate tutte da palla inattiva.

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