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Roma, l’impatto di Veretout: il “total midfielder” di Fonseca (FOTO)

Il francese ha giocato la prima gara il 15 settembre contro il Sassuolo: non è più uscito

Il 20 luglio 2019 la Roma ha annunciato l’acquisto di Jordan Veretout. Il centrocampista francese è arrivato dalla Fiorentina dopo essere passato per Nantes, Aston Villa e Saint Etienne. Paulo Fonseca non lo ho avuto a disposizione per le prime due gare contro Genoa e Lazio a causa di un problema alla caviglia che gli ha fatto saltare le amichevoli estive.

Il classe ’93 è entrato in campo con la maglia giallorossa nella partita contro il Sassuolo, il 15 settembre, e Fonseca in Serie A non lo ha mai tirato fuori, mentre in Europa League gli ha risparmiato solamente 154 minuti di gioco. Un po’ per gli infortuni che hanno colpito la mediana (Pellegrini, Diawara e Cristante), un po’ perché l’importanza del numero 21 si è rivelata determinante. Un lavoro spesso invisibile, ma certamente di qualità quando la Roma deve attaccare e di sostanza quando occorre interrompere le trame di gioco avversarie. Veretout è stato impiegato da Fonseca nella mediana a 2 del 4-2-3-1 del tecnico portoghese. Quando però l’ex Shakhtar ha dovuto avanzare Mancini a centrocampo, la Roma si è schierata con una sorta di 4-1-4-1 o 4-3-3 con Mancini più basso rispetto a Pastore e allo stesso Veretout, che quindi è stato impiegato da mezzala. Contro la Sampdoria, Fonseca lo ha schierato addirittura trequartista, ma il francese non ha avuto il tempo di mettersi in mostra nel ruolo, visto che con l’infortunio in avvio di Cristante è stato spostato nei due mediani.

Il debutto monstre contro il Sassuolo

Jordan Veretout ha esordito in giallorosso, appunto, contro il Sassuolo. Il centrocampista francese ha messo insieme nella sua prestazione sostanza, qualità, aggressività ed equilibrio. Proprio le caratteristiche che Fonseca chiedeva per la propria mediana. Contro i neroverdi, il francese ha intercettato 7 palloni, altrettanti ne ha recuperati (di cui 4 nella  metà campo avversaria) e ha vinto 4 duelli su 7. Con la palla tra i piedi, invece, ha effettuato 56 passaggi (più di tutti i suoi compagni di squadra), con una precisione del 91,1% (meglio di lui solo Fazio, Cristante e Mancini) e ha effettuato un passaggio chiave. Ha chiuso la sua partita con 10,903 km percorsi.

La heatmap di Veretout al debutto contro il Sassuolo (Whoscored.com)

La heatmap del classe ’93 contro la squadra di De Zerbi mette in luce anche l’accorgimento tattico di Fonseca: Kolarov sale, Florenzi è bloccato a destra e Veretout crea la linea di passaggio abbassandosi a sinistra. Infatti, le zone più coperte dal centrocampista nel corso del match sono sia nella porzione centro-sinistra della propria metà campo (quasi nella posizione di terzino sinistro) sia (sempre spostato nella zona sinistra) poco più in là della linea mediana del campo.

I numeri del francese

In queste prime dieci partite di Serie A giocate con la maglia della Roma, Jordan Veretout è rimasto in campo per tutti i minuti a disposizione. Secondo i dati della Lega Serie A, compresi i recuperi, l’ex Viola ha giocato 979 minuti con la casacca dei capitolini. E’ il 15° calciatore di tutto il campionato per km percorsi a partita (11,039) e il secondo giallorosso (davanti a lui solo il “collega” Cristante, al 7° posto, con una media di 11,319).

Media KM percorsi (Lega Serie A)

Dal punto di vista strettamente numerico, Jordan Veretout sta dimostrando una continuità di rendimento, una solidità e una qualità che raramente si è vista nella Roma negli scorsi anni. Il francese ha segnato una sola rete (su rigore contro il Napoli) e non ha ancora fornito assist. Tuttavia, tocca 62 palloni a partita di media, con 2 grandi occasioni create e 1,2 passaggi chiave per match. Passano per i suoi piedi tutti le azioni offensive dei giallorossi. Il 26enne completa 43,2 passaggi per partita (con una precisione dell’88% sui 49 totali che tenta) e realizza 17,5 passaggi nella propria metà campo (93% del totale). Nella metà campo avversaria, Veretout effettua, per partita, 26,5 passaggi (con un’accuratezza dell’81%). Sono poi 4,3 i passaggi lunghi riusciti (precisione del 73%).

I numeri di Veretout nei passaggi (Sofascore.com)

Anche dal punto di vista difensivo, Veretout fa valere il suo eccellente dinamismo. Seppur non dotato di eccessiva stazza (177 cm x 67 kg), l’ex Viola ha numeri interessanti: 0,9 recuperi a partita di media e un tackle (su 2,3 tentati a partita). Ha 0,2 recuperi a partita nella trequarti avversaria. Inoltre gli riescono 1,3 dribbling. Non ha commesso nessun fallo da rigore né errori che abbiano portato a un tiro o a una rete degli avversari.

I numeri difensivi di Veretout (Sofascore.com)

Il confronto con i calciatori della Roma (con almeno 6 presenze)

L’importanza di Jordan Veretout nella rosa della Roma è certificata da questa statistica: il francese è il terzo calciatore a disposizione di Paulo Fonseca per quanto riguarda il totale di passaggi chiave (1,2 a partita), dietro solo a Lorenzo Pellegrini (3,5 per gara) e Kolarov (2,2). Allo stesso modo, il numero 21 è il terzo per passaggi chiave corti: 0,5 a partita. Anche qui, davanti a lui, si trovano solo Pellegrini (2,3) e Kolarov (0,7).

Passaggi chiave di Veretout (Whoscored.com)

Dare la palla a Veretout è sinonimo di metterla in banca: il francese è solamente il settimo calciatore per palle perse in media ogni gara (0,5) al pari di Fazio. Solo Smalling, Pau Lopez, Florenzi, Mancini, Kolarov e Fazio hanno fatto meglio del francese che, comunque, è il primo tra i centrocampisti. Cristante, ad esempio, è ottavo con 0,8 palle perse di media ogni gara.

Palle perse. Veretout è uno dei calciatori della Roma che ne perde meno (Whoscored.com)

Veretout svolge un ruolo fondamentale nell’economia di gioco della Roma. Ragion per cui nella statistica relativa ai passaggi si trova sul podio. E’ al terzo posto per passaggi totali tentati (49), dietro a Mancini (52,9) e Smalling (52,1). E’ terzo anche per i passaggi corti completati (38,9 a gara), dietro sempre ai due difensori. Fa invece meglio per quanto riguarda i passaggi lunghi messi a segno: il classe ’93 è secondo, dietro solo a Pau Lopez: il portiere spagnolo fa registrare 6,8 passaggi lunghi andati a buon fine, mentre il francese si “ferma” a 4,3.

Passaggi totali tentati da Veretout (Whoscored.com)
Passaggi lunghi completati (Whoscored.com)
Passaggi corti completati da Veretout (Whoscored.com)

Chiusura con i dribbling: Jordan Veretout è il quarto calciatore dell’intera rosa a tentare più dribbling (1,5). Davanti ha Zaniolo (3,8), Kluivert (3,4) e Dzeko (2,4). E’ ancora il quarto per dribbling riusciti (1,3), ma fallisce solamente 0,2 dribbling di media a partita (di meno solo Mancini, 0,1), rispetto agli 1 di Dzeko e Kluivert e agli 1,7 di Zaniolo, che, tentando più dribbling, è consequenziale che abbiano una percentuale di fallimento più alta.

I dribbling tentati da Veretout in media a partita (Whoscored.com)
I dribbling riusciti di Veretout (Whoscored.com)

Il confronto con gli altri centrocampisti di Serie A (almeno 10 presenze)

Non sfigura nemmeno con gli altri centrocampisti di Serie A che hanno almeno le sue stesse presenze: il francese è il quarto centrocampista del campionato per passaggi lunghi completati (4,3) a partita, dietro a Brozovic, Pjanic e Rincon. Scala al quinto posto invece per quanto riguarda i passaggi corti completati: 38,9. Il francese si piazza dietro sempre a Pjanic e a Brozovic e, stavolta, anche a Luis Alberto e Schone.

Passaggi lunghi completati rispetto agli altri centrocampisti di A (Whoscored.com)
Passaggi corti completati (Whoscored.com)

Il francese è al 7° posto per dribbling riusciti (1,3 a partita) e al decimo per totale (1,5), a testimonianza dell’elevato numero di volte che riesce a saltare il diretto avversario. Aiutato dal fisico brevilineo e dal baricentro basso, diventa difficile per gli avversari riuscire a strappare il pallone dai piedi di Veretout. Il 21 è uno dei calciatori che fallisce meno dribbling insieme a Pjanic, Badelj e Pulgar (0,2). Meglio di loro Veloso e Brozovic (0,1 dribbling falliti a partita). Di questi, però, Veretout è il calciatore che ne tenta di più a partita.

 

 

Dribbling riusciti centrocampisti Serie A (Whoscored.com)
Totale dribbling centrocampisti Serie A (Whoscored.com)

Il dato dei dribbling falliti trova man forte in quello delle palle perse. Veretout è il secondo centrocampista di Serie A che perde meno palloni. Il primo è Ronaldo Vieira con 0,4 palle perse/partita. Veretout è a quota 0,5 insieme a Veloso.

Palle perse centrocampisti Serie A (Whoscored.com)

Veretout in Europa League

In Europa League Veretout ha giocato 18′ con l’Istanbul Basaksehir, 8 con il Wolfsberger e 180 nelle due sfide contro il Borussia. Anche qui i numeri sono molto simili a quelli del campionato: 0,5 contrasti vinti (su 2,5 tentati a partita), 1 passaggio intercettato, 1,3 dribbling riusciti su 2 tentati di media a partita, 20 passaggi completati a partita (su 26 tentati, il 77%), divisi in 17 corti (su 20,3 tentati) e 3 lunghi (su 6,8 tentati). Migliore è la statistica riguardante i passaggi chiave: 2 di media ogni gara.

Dicono di lui

L’ex allenatore del Nantes, Landry Chauvin, ha parlato ai microfoni di Tele Radio Stereo, definendo Veretout un “total midfielder“, cioè un centrocampista totale. Vedendo l’inizio di stagione, non può esserci definizione migliore.

Quando l’ho allenato, Jordan era un calciatore molto abile nella corsa, con un’ottima tecnica di base e visione di gioco. E’ un calciatore che rende sia nel 4-4-2 che nel 4-3-3. Con me rese meglio da mezzala perché è un calciatore “box-to-box”. E’ un “total midfielder”: sa attaccare e difendere. Ha inoltre un buon tiro: ricordo 5-6 suoi gol in quella stagione“.

Dalla nostra redazione è stato contatto invece Andrea Giannattasio di FirenzeViola.it:

Ad essere sinceri, a Firenze Veretout venne accolto con scetticismo. Fu pagato 7 milioni circa nel 2017 e arrivava dal Saint-Etienne. Era tornato in Francia dopo la retrocessione con l’Aston Villa. Nel primo anno ha stupito tutti: è partito con il botto con la rete su punizione da 25 metri con il Verona. Ha fatto tripletta alla Lazio e non ricordo un rigore sbagliato da parte sua. Sembrava in orbita Nazionale, ma non è facile essere convocato dalla Francia che a centrocampo vanta grandissimi nomi.

Pioli lo impiegava mezzala nel 4-3-3 e, grazie alle sue doti d’inserimento e ai calci piazzati, fu il capocannoniere della Fiorentina. Con il passaggio a zero di Badelj alla Lazio, Jordan è stato arretrato a regista e non ha reso come il primo anno. A volte ha giocato mezzala, con Edmilson regista, ma non ha mai raggiunto i livelli del 2017-18. Ha segnato solo su rigore, ma era palese in lui la voglia di lasciare Firenze. Ricordo nella scorsa stagione espulsioni sciocche, come quella con l’Empoli.

Lo sto vedendo a Roma, mi sta piacendo. Rivedo il Veretout del primo anno in Viola. Ha doti offensive e di inserimento, per me è un calciatore che deve giocare vicino alla porta avversaria. Lo considero una mezzala in un centrocampo a tre, così è più vicino alla porta, i suoi inserimenti vengono premiati. Può sicuramente giocare anche in una mediana a due: ha tanta corsa e può coprire tutte le zone del campo. Ho negli occhi il suo recupero contro il Parma e un paio di giocate difensive in Europa League contro il Borussia.

Prospettive? Si parla di una sua entrata in nazionale, se lo meriterebbe. Fonseca mi sembra un allenatore che ha coraggio, lo vedo il tecnico giusto per Jordan. Io, personalmente, sono fermo al primo anno di Firenze, dove ha fatto vedere cose straordinarie, ma è chiaro che, a 26 anni, può solo continuare a migliorare“.

 

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