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Joe DaGrosa: investimenti, hamburger e calcio. Ma a Bordeaux lo odiano (FOTO/VIDEO)

DaGrosa è il nome nuovo tra i potenziali acquirenti che si stanno interessando al dossier Roma proposto da Goldman Sachs. Il proprietario del Bordeaux insegue il modello Manchester City e sogna di acquistare un club di medio alto livello per dare vita alla sua strategia

Profilo e carriera di Joe DaGrosa

Joe DaGrosa è un imprenditore newyorkese ed è il co-founder di MapleWood Partners, 1848 Capital Partners e General American Capital Partners: si tratta di tre aziende che si occupano di investimenti. Vive a Miami in compagnia di Ruxandra e dei suoi 4 figli. Ama moltissimo l’Italia, di cui la sua famiglia è originaria (Basilicata).

E’ presidente anche di altre società come la Miami Beach Kings e Jet Support Services, anche se di quest’ultimo occupa il ruolo di Co-Chief Investement Officier. Nel suo curriculum c’è anche il ruolo nel CdA di MultiRace LLC, Brazil Tower Company e Big Apple Entertainment Partners LLC. Insomma, i tentacoli di Joe DaGrosa si estendono ovunque e non accennano a fermare la propria espansione.

DaGrosa è famoso per i suoi investimenti in aziende in difficoltà che vanno risanate. La 1848 Capital Partners ha infatti acquistato 248 Burger King andati in bancarotta, risanando totalmente la situazione e conquistandosi una buona nomea tra le aziende e le multinazionali di tutto il mondo.

Investire nel calcio e ricreare un modello Manchester City partendo dal basso

L’idea che vuole perseguire è quella del modello Manchester City, ma con una convinzione che ne fa nettamente la differenza, ossia che è possibile emulare un simile modello partendo dal basso e investendo un capitale nettamente inferiore creando una rete di squadre satellite.

Grazie alla General American Capital Partners riesce ad acquistare il Bordeaux per circa 75 milioni di euro, ma nell’arco di un solo anno capisce che in Ligue 1 non riuscirà ad espandere i propri investimenti. Visto che con il Bordeaux non è possibile realizzare un simile modello, DaGrosa ha deciso di puntare su altri mercati e club dal nome importante: Newcastle e Roma. Per i Magpies però non è andata a buon fine la trattativa, visto che si sta per chiudere (ancora non è certo) l’affare che consegnerà la squadra inglese tra le braccia del principe saudita bin Salman.

L’affare Friedkin in rallentamento allora apre un piccolo spiraglio di interesse (al momento ci sono stati solo alcuni contatti, non si può parlare di offerte o trattative in corso). Così come ha fatto con Burger King, DaGrosa vuole rilevare attività calcistiche approfittando del momento di crisi causato dalla pandemia perché in questo modo il suo investimento sarà più basso del 50%-70%.È un momento particolarmente opportuno, dato quello che è successo a causa del Coronavirus e dei suoi effetti sull’industria calcistica globale – continua DaGrosa -. Pensiamo che in molti casi alcuni club faranno fatica a sopravvivere e ci saranno possibilità di acquisire società forti in termini di prestazioni sul campo, ma che sono finanziariamente in difficoltà. Allo stesso modo, c’è l’opportunità di acquisire alcuni giocatori di livello mondiale a un prezzo minore di quello che altrimenti costerebbero“.

Per emulare il modello City l’idea di avere una rete di 3-5 club satellite e una serie di academy in Asia, Africa e Sud America: “Ogni club crescerà e avrà successo individuale da solo, le società satellite non serviranno ad alimentare la squadra principale. Possiamo trarre vantaggio dalla condivisione di informazioni, da scouting e pubblicità. La chiave è avere la forza di costruire un team di livello mondiale in un momento in cui non molte altre persone stanno investendo“.

Tifosi e stampa francese contro DaGrosa

A inizio dicembre del 2019, il Bordeaux trionfa per 6-0 contro il Nimes nel 16^ turno di Ligue 1. Ma dopo appena 10 minuti di gioco e per ben 20 minuti, l’arbitro è costretto a sospendere la partita. La protesta si è placata solo nel momento in cui è stato possibile esporre uno striscione contro la proprietà (rappresentata da Frédéric Longuépée, vice-presidente del Bordeaux grazie a JoeDaGrosa che lo ha presentato ufficialmente come uomo di riferimento del club l’8 novembre del 2018). Sotto accusa il mercato e la gestione del club che non hanno portato a nessun tipo di miglioramento della squadra.

RMC Sport in Francia ha recentemente pubblicato un articolo in cui sottolinea il difficile rapporto tra DaGrosa e la tifoseria girondina. In un’intervista ad un capo ultrà del Bordeaux, Da Grosa e Varela sono stati definiti dei “truffatori”.

Anche la stampa francese è rimasta sorpresa e basita dell’accostamento del nome di DaGrosa alla Roma poiché è considerato in Francia come un businessman privo di conoscenze calcistiche.

PER APPROFONDIRE L’ARGOMENTO DAGROSA-ROMA:

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