Il romanista è il prescelto per sostituire De Vrij. Al posto dello slovacco il preferito è sempre Scalvini
L’Inter ha provato a sterzare e imboccare un’altra via in extremis. Suo malgrado deve immaginare un dopo-Skriniar che sia credibile e all’altezza di una società con ambizioni di vetta. Niente investimenti corposi e per questo antenne inizialmente tese sui parametri zero. Per questo, il puntello che si prova a pescare in difesa è un 33enne di alta garanzia, che non sembra così felice di continuare lì dove sta: Chris Smalling ha un futuro traballante alla Roma.
I giallorossi si sono già mossi per convincere l’inglese a restare, anche alla luce della peculiarità del suo contratto: se raggiungerà le 29 presenze stagionali, Smalling ha un’opzione fino al 2024 che può far scattare in piena autonomia. Nel frattempo, però il suo agente ha sondato il terreno con l’Inter e ha trovato terreno fertile: i nerazzurri sarebbero disposti a offrire due anni di contratto, più uno di opzione a 3,5 milioni più bonus, fino a toccare quota 4.
I nerazzurri vedono Smalling principalmente come perno centrale di una futura difesa a tre: più che vice-Skriniar, un vice-De Vrij insomma. Per la casella che ora occupa lo sloveno, da tempo l’Inter ha un candidato che le ha rapito il cuore: il 19enne Giorgio Scalvini. I primi passi verso l’entourage del giocatore sono stati compiuti e il gradimento dell’azzurrino è già stato accertato. Il problema, semmai, è il prezzo che fa l’Atalanta, sopra ai 40 milioni di euro. Lo scrive “La Gazzetta dello Sport”.