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Kristensen, il nuovo innesto che migliora la Roma di Mourinho

Il danese arriva in prestito dal Leeds

La Roma ha accolto a braccia aperte il suo nuovo numero 43, Rasmus Kristensen. Il danese, durante la giornata di ieri, ha manifestato tutta la sua gioia per essere diventato un nuovo calciatore giallorosso: “Sono orgoglioso di far parte di questo storico club”, ha detto. “Sono un giocatore fisicamente forte, potente, capace di correre e combattere, ma soprattutto sono un giocatore che dà tutto per il club. I risultati internazionali raggiunti dalla Roma hanno avuto un peso nella mia scelta. E poi c’è Mourinho, un grande allenatore, uno dei migliori di sempre. Non vedo l’ora di lavorare con lui, imparare e vedere il calcio attraverso i suoi occhi”.

L’acquisto di Kristensen rappresenta un’altra operazione intelligente portata a termine dal gm Tiago Pinto. Infatti, in soli due anni la Roma ha venduto giocatori per oltre cento milioni di euro, portando spesso nella Capitale giocatori a parametro zero o in prestito. L’ultimo di questi è proprio Kristensen. “Rasmus è un calciatore che abbiamo seguito per molto tempo, anche nelle sue esperienze calcistiche precedenti. Finalmente abbiamo avuto l’opportunità di portare a Roma un ragazzo maturo, con un bagaglio importante nonostante la giovane età. Siamo convinti che la nostra difesa sarà più forte e che la nostra rosa diventerà più competitiva”.

Il messaggio è chiaro: nonostante la fretta rappresentata dai piedi sul tavolo di José Mourinho, la rosa della squadra è “più competitiva”. Infatti, proprio nel giorno in cui l’UEFA ufficializza l’approvazione del lavoro svolto sui conti della Roma fino al 30 giugno 2022 (con una multa da pagare per la stagione 2022-2023 a causa delle nuove regole), l’arrivo di Kristensen rappresenta il quarto acquisto ufficiale dopo quelli di Aouar, N’dicka e il ritorno di Llorente.

In sostanza, prima ancora che il mese di luglio giunga a metà, la Roma si è mossa più di altre squadre, sia sul fronte delle cessioni che su quello degli acquisti, senza perdere i suoi big e senza azioni di forza. Ad esempio, l’Inter ha perso Dzeko, Brozovic e Skriniar e sta per perdere Onana; il Milan (oltre a Ibrahimovic) ha perso Tonali e Diaz; la Juventus ha messo fuori rosa Bonucci e il Napoli ha salutato Kim, mentre la Lazio ha perso Milinkovic. Lo scrive la Gazzetta dello Sport.

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