Il rappresentante dell’UEFA critica duramente alcune decisioni prese da Pierluigi Collina, esponente della FIFA, sui maxi-recuperi: le sue parole
In una recente intervista a Marca, riportata da La Gazzetta dello Sport, Zvonimir Boban, rappresentante dell’UEFA, ha espresso forti critiche nei confronti di Pierluigi Collina, figura di spicco della FIFA, in merito alla decisione di introdurre recuperi di gioco molto lunghi durante le partite di calcio, in particolare al Mondiale. Boban ritiene che questa tendenza sia dannosa per il calcio professionistico e i calciatori stessi, sottolineando che il calendario delle partite è già estremamente impegnativo e che i calciatori sono spesso esausti. Di seguito, le sue parole.
“Si gioca troppo, il calendario è da pazzi. I calciatori sono stanchissimi e si vogliono aggiungere ancora più minuti nel momento più duro della gara. Quando giochi a livello professionistico gli ultimi 30′ sono i più duri. Però a loro non importa ed è una follia, le regole del gioco non si fanno così. Hanno deciso di cambiarle senza consultare giocatori e confederazioni. Il gioco del calcio non è di Collina, né della Fifa né della Uefa, appartiene a chi lo ama”.
“Noi nelle nostre competizioni non seguiremo queste direttive, sono l’anticalcio e vanno contro la logica del calcio moderno e la salute dei calciatori. Ora si parla di 12 minuti di recupero, e ci si dimentica che nel 1′ tempo ne sono già stati aggiunti 6 o 8. Non ha senso a livello calcistico”. E chiude con una valutazione: “Conosco Collina da oltre 30 anni e la nostra collaborazione in Fifa è stata altamente produttiva, però per continuare a contribuire allo sviluppo del nostro gioco deve metter da parte il proprio ego”.