Premessa d’obbligo: può sembrare una forzatura o un’esasperazione e non c’è nessun intento in chi scrive, di convincere chi leggerà questo articolo. Saranno riportati solo dati oggettivi a supporto di una tesi che è la seguente. ‘Roma-Slavia Praga è il primo, importante, crocevia della stagione giallorossa’.
Solo a citare il nome di questa ‘simpatica’ (mica tanto…) formazione ceca, un’intera generazione di romanisti vive un sussulto, tra il brivido per l’impresa sfiorata e la delusione cocente al gol del famigerato Vavra. Quel 19 Marzo del 96′ un Olimpico vibrante e commovente spinse i giallorossi ad un passo dalla semifinali di Coppa UEFA. Epico lo svolgimento del match, con le due reti di Moriero e poi Capitan Giannini sotto la Sud tra il 60′ e l’82’, quando in molti quasi non ci speravano più. Nei supplementari un giovanissimo Totti tracciò sul campo una delle sue traiettorie magiche indicando, ancora a Moriero, la via del terzo gol.
L’epilogo funesto è storia. Oggi però dopo 27 anni, c’è chi rivive con dolore quella serata che ha indubbiamente segnato i quarantenni-cinquantenni di oggi, ma anche chi, tra i più giovani, ritiene quella di domani una gara di un girone d’Europa League già in parte indirizzato positivamente e la vivrà come una semplice tappa della lunga maratona europea stagionale.
Ma se in medias res stat virtus, c’è anche chi ritiene Roma-Slavia Praga, senza sguardi al passato, una sfida fondamentale per il prosieguo della stagione giallorossa. Un’annata iniziata tra mille difficoltà e proseguita, almeno sul piano dell’infermeria, tra tante incognite, ma che recentemente sembra aver preso una piega positiva. In primis, vincere domani porterebbe a 5 la striscia di successi consecutivi. Vincere domani vorrebbe dire mettere definitivamente la freccia e poter gestire le prossime tre gare, magari anche pareggiando a Praga. Due successi consecutivi con i cechi addirittura consegnerebbero alla Roma la qualificazione diretta agli ottavi di finale con due turni d’anticipo. Un piatto ricco, da non sprecare.
Domenica a San Siro si gioca Inter-Roma e Mourinho con Pellegrini, Dybala e Sanches ancora ai box, senza Kristensen e Azmoun in coppa e con Llorente, Smalling e Ndicka non al 100%, non ha possibilità di operare un’ampia rotazione domani sera. Certamente non ha le risorse di cui dispone Inzaghi che ieri col Salisburgo ha rischiato qualcosina, ma ha portato a casa i tre punti. Avrà anche due giorni in meno rispetto ai nerazzurri per preparare il big match del Meazza. Ma sarebbe letteralmente fatale pensare oggi all’Inter. Perchè lo Slavia Praga è avversario molto insidioso. Una formazione ‘robotica’, che pratica un calcio intenso, europeo. Senza individualità straordinarie, che si fonda però su una chiara identità di gioco conferita al giovane gruppo dello Slavia da un tecnico – Jindrich Trpisovsky – in carica da sei anni.
Vincere domani, ulteriore riflesso dei 3 punti eventuali, consentirebbe allo Special One di poter risparmiare minutaggio a chi eventualmente ne avrà necessità, considerando che dopo le prossime tre sfide europee, oltre al Derby, la Roma giocherà sempre in trasferta (Bologna-Roma, Sassuolo-Roma). Ultimo, ma non per importanza è forse l’aspetto principale: vincere domani e quindi vincere il girone eviterebbe i play-off. Siete andati a leggere per curiosità quali squadre potrebbero retrocedere quest’anno in Europa League? Dal Siviglia, al Manchester United, una tra PSG, Newcastle, Dortmund e Milan, passando per Braga, Benfica, piuttosto che Shakhtar o Feyenoord. Insomma squali, che mai come quest’anno, sarebbe molto meglio evitare, girando a largo.
