Mentre José Mourinho può godere di una relativa tranquillità almeno fino all’amichevole di Riad del 24 gennaio, dove si prepara uno spettacolo di grande impatto organizzativo, le decisioni sul futuro della Roma sono state rimandate oltre il playoff europeo. La stranezza del calcio rende incerte le prossime tre partite, che potrebbero cambiare lo scenario attuale da disastroso a più favorevole. La possibilità di continuare insieme sarà valutata successivamente.
Tuttavia, queste decisioni saranno prese con il coinvolgimento del nuovo General Manager. La roadmap dei Friedkin è chiara: la scelta della nuova figura dirigenziale entro il 3 febbraio e, insieme a lui, la progettazione del futuro, con particolare attenzione alla risoluzione del nodo legato al ruolo di allenatore.
L’identikit della figura post Pinto, affidato a Charles Gould, è di un dirigente europeo under 45 con un consolidato pool di scouting per individuare talenti emergenti. Non a caso, nell’intervista al Sole 24 Ore a metà dicembre, la CEO Souloukou aveva sottolineato l’importanza del settore giovanile come “punto fermo della nostra strategia complessiva.” Le scelte dei Friedkin sembrano orientate a una visione di lungo termine, puntando sulla crescita e lo sviluppo dei giovani talenti.
Si legge su Il Messaggero.