Ne avevamo scritto il 6 gennaio e ora, a distanza di qualche giorno, si può dire tranquillamente che Paul Mitchell è fortemente in gioco per diventare il nuovo DS della Roma. In realtà, i Friedkin stanno battendo anche altre piste (su tutte quella dell’ex Chelsea Christopher Vivell), ma l’impressione tratta da Marc Watts (uomo di fiducia di patron Dan) nell’incontro con l’ex Tottenham è stata positiva.
Manchester all’orizzonte (?) – La Roma aveva iniziato a studiare il dopo Tiago Pinto già da fine dicembre, quando era già chiaro che le strade si sarebbe divise a stretto giro di posta.
Con la rescissione consensuale comunicata i primi di gennaio, la proprietà ha cominciato ad accelerare per non rimanere sguarnita troppo a lungo. Individuato tra i candidati giallorossi, Paul Mitchell (al pari del club giallorosso che sta portando avanti le audizioni), in questi mesi ha avuto colloqui per assumere incarichi in Premier, dove da una parte vorrebbe tornare a distanza di qualche anno.
In autunno, l’ex direttore del Monaco fu in trattativa col Liverpool, che poi optò sul teutonico Schmadtke, amico di Jurgen Klopp.
Da novembre, tuttavia, ecco aprirsi la pista Manchester United. Ogni settimana, giorno dopo giorno, le parti sembravano sempre più vicine, prossime a congiungere le strade, ma la realtà è diversa.
Il dirigente inglese sarebbe il preferito da Jim Ratcliffe, nuovo socio di minoranza dei Red Devils, ma la sua posizione (sostengono da Manchester) ha perso potenza. l nodo direttore sportivo ad Old Trafford è molto ingarbugliato, con altri due profili che lo United sta cercando di prendere: da una parte Dan Ashworth, che deve liberarsi dal Newcastle, dall’altra Dougie Freedman, l’uomo dei Palace vicinissimo e prescelto di Sir Alex Ferguson.
Roma come Manchester, dunque: idee tante, forse anche troppe, fatti al momento molto pochi.