«Raccontare ciò che mi è successo è stato per me umiliante ma non potevo esimermi per rispetto di me stessa. Per questo ho ribadito alla magistratura sportiva ciò che è successo a Trigoria». Paola, così la chiameremo per preservare la sua privacy, si è sentita umiliata nel raccontare la sua esperienza, ma ha sentito il dovere di farlo per rispetto verso se stessa. Ha reso testimonianza alla magistratura sportiva riguardo agli eventi accaduti a Trigoria, che hanno scosso la Roma. Accompagnata dall’avvocato Francesco Bronzini, specializzato in questioni legali sul lavoro, è stata la prima persona ad essere ascoltata dalla giustizia sportiva in qualità di presunta vittima di revenge porn.
Secondo quanto riportato da ‘Repubblica’, l’avvocato del club, Vitali, venuto a conoscenza dello scandalo lo scorso autunno, ha convocato immediatamente Paola, il suo fidanzato e il calciatore accusato di aver sottratto il video dal cellulare della dipendente. Questo incontro si è svolto all’interno delle strutture di Trigoria, durante il quale si dice che il calciatore sia scoppiato in lacrime. Durante l’audizione sono emersi dettagli, incluso il nome del calciatore, il quale verrà convocato nei prossimi giorni dal procuratore Chiné per essere interrogato.