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Il 2018 della Roma: lo Stadio

Un altro anno è passato senza sostanziali novità sul progetto dell’impianto di proprietà giallorosso

Speriamo che il 2019 porti buone novelle e che il 2018 sia solo un brutto ricordo. Si, perché lo Stadio della Roma nel 2018 ha subito un brusco stop a causa degli arresti di Luca Parnasi, Luca Lanzalone e altre 7 persone per corruzione, associazione a delinquere e delitti contro la Pubblica amministrazione. L’inchiesta sullo “Stadio della Roma”, che ha portato all’arresto di nove persone, riguarda il progetto modificato e approdato poi in conferenza dei servizi con l’abbattimento delle cubature rispetto al progetto originario. Lanzalone tra il gennaio e il febbraio del 2017 fu consulente per il Campidoglio e si occupò di una mediazione con la società di Parnasi che acquistò i terreni dell’ippodromo di Tor di Valle, che dovrebbe ospitare lo stadio, dalla società Sais. La mediazione portò appunto ad un taglio delle cubature: furono soppresse le due torri ma anche le infrastrutture a servizio come il prolungamento della Metro B e il ponte sul Tevere. Per la Regione si occupò del progetto Michele Civita, allora assessore all’urbanistica. Ma una cosa è chiara sin da subito: “Non sono coinvolti né la Raggi, né la AS Roma”, è quanto fa sapere il procuratore Paolo Ielo. Pronta la reazione di James Pallotta, che poche ore dopo lo scandalo replica con decisione: “Siamo rattristati e costernati dalle notizie e dagli arresti di questa mattina. Come categoricamente affermato dalla Procura, l’AS Roma non c’entra nulla. Inoltre, contrariamente a quanto riportato da alcuni, gli arresti non coinvolgono chi si occuperà della costruzione dello Stadio della Roma e non hanno nulla a che vedere con la realizzazione dello stadio e del polo di intrattenimento circostante. Ora ci aspettiamo che il progetto venga portato avanti, senza significativi ritardi”.

Le dichiarazioni del Presidente Jim Pallotta riguardanti lo Stadio della Romahttps://t.co/xR19CBJdjy#ASRoma pic.twitter.com/yy0RKj4d7X

— AS Roma (@OfficialASRoma) 13 giugno 2018

Ritardi che però si sono palesati inevitabilmente, visto che Luca Parnasi attraverso l’azienda Eurnova risultava proprietario dei terreni su cui si dovrebbe realizzare l’impianto. A Dicembre c’è però una piccola svolta: la procura di Roma ha chiesto il giudizio immediato per l’ex presidente di Acea Luca Alfredo Lanzalone, per Luciano Costantini (dello studio legale di Lanzalone) e per il commissario straordinario dell’Ipa, Fabio Serini. Le accuse formulate dai pm a carico degli indagati vanno, a seconda delle posizioni, dalla corruzione al traffico di influenze illecite. Ora a decidere sarà il gip. Per gli altri 19 indagati la procura invece chiederà il rinvio a giudizio con rito ordinario. Niente a che vedere con l’impianto della Roma, ancora una volta confermato estraneo alle vicende.

Sulla vicenda Stadio della Roma si espone in prima battuta anche il Premier Giuseppe Conte:  “Sono un tifoso giallorosso. C’era già un’interlocuzione dell’amministrazione precedente con la società Roma e con il costruttore per questo importante progetto infrastrutturale – ha aggiunto -, progetti che danno sempre un valore aggiunto alla comunità. C’erano delle torri nel progetto iniziale, la riformulazione della giunta Raggi lo ha migliorato, ora è progettato secondo le più avanzate tecnologie, per come è indirizzato è anche all’avanguardia e noi siamo sensibili ai temi dell’economia circolare”. In merito alla possibilità di un ponte che decongestioni il traffico per il nuovo impianto, aggiunge: “Non conosco così bene il dossier, se è un asse strategico essenziale il governo non si sottrarrà dopo tutte le necessarie valutazioni”.

La situazione? Il Sindaco Raggi, la Roma ed Eurnova si dicono sereni e i lavori procedono, che il 2019 sia veramente l’anno della prima pietra, è una speranza di tutti: dai tifosi, alla proprietà, passando per gli investitori e le autorità che hanno collaborato all’interminabile iter di quello che sarà un giorno, si spera, la nuova casa della Roma.

In attesa di significativi passi avanti, noi restiamo a contare i giorni passati senza uno stadio di proprietà…

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