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Roma-Napoli, Ranieri: “Stiamo provando a fare di tutto. Non mi dimetto”

Il tecnico giallorosso: “Stiamo in questa condizione, cerco di farli lavorare ma più di tanto non posso”

Al termine della gara contro il Napoli, persa per 1-4, il tecnico della Roma Claudio Ranieri ha rilasciato le seguenti dichiarazioni:

RANIERI A SKY SPORT

A questo punto sembra che la squadra non sia migliorabile, è giusto?

Stiamo provando a fare di tutto, è difficile aiutarli, è difficile lavorare, ma non ci arrendiamo.

I suoi giocatori vanno piano, che analisi fa?

L’analisi è quello che mi hanno detto loro: si sono allenati poco per i tanti infortuni, in pratica giocavano e non si allenavano. Stiamo in questa condizione, cerco di farli lavorare ma più di tanto non posso. Potevamo fare meglio ma il Napoli in questo momento è in fiducia, gioca bene.

Al tuo arrivo ti aspettavi di trovare un gruppo così fragile?

Vedendola da fuori capisci certe cose, da dentro le capisci meglio e cerchi di correre ai ripari. La squadra ha qualità tecnica, molti giocano anche con tanti acciacchi e devo ringraziarli.

Lei ha lavorato molto sulla testa dei giocatori. Si sono ricompattati dopo le parole di Ferrara?

Credo di si, vedere giocatori che non stanno bene e che vogliono giocare significa metterci la faccia. Cerchiamo di portare in porto la squadra. Gli altri arrivano prima, corrono di più.

Ti sei pentito di essere tornato?

Mai, come faccio a pentirmi?

Come riuscirai a salvaguardare il gruppo dalle critiche che ora arriveranno?

Ci dobbiamo isolare anche perché tra due giorni rigiochiamo, mi auguro che almeno le partite ci facciano da allenamento.

RANIERI A ROMA TV

Risultato difficile da commentare… 
Da una parte si può dire che il Napoli ha fatto di tutto e ha meritato la vittoria, eravamo riusciti non so come a pareggiare. Anche una squadra in saluta avrebbe faticato dopo il primo gol preso dopo pochi minuti. Il secondo gol dopo pochi minuti nuovamente. Noi non stiamo bene mentalmente e fisicamente, questo si nota e con le grandi squadre ancora di più.

Cosa bisogna attendersi dalla Roma? Si torna subito con la Fiorentina… 
Questo è un fatto, non posso allenarli. Ci sono stati giocatori infortunati che non si sono allenati e hanno giocato. Oggi devo solo ringraziare Kolarov, Manolas, De Rossi, Perotti, non sono al massimo ma ci sono voluti essere. Di questo sono contento perché significa che i ragazzi ci tengono a fare bella figura, anche se oggi non l’abbiamo fatta. Possiamo solo restare calmi, sereni e compatti per fare il possibile in questo momento.

La posizione di Cristante? 
Aveva iniziato sulla trequarti, poi vedevo Schick che faceva il terzino e c’era De Rossi a pressare avanti. Poi ho cercato di dire a Schick di stare più stretto vicino a Dzeko, e gli altri si sarebbero scalati la marcatura sui centrocampisti che si inserivano. Preferivo lasciare libero il terzino, poi la palla meglio che la metta un terzino rispetto a un Mertens o un Verdi che hanno piedi eccezionali.

Qual è il tasto giusto per tirare fuori l’orgoglio?
Avete visto che ho fatto una dichiarazione forte per cercare di farli reagire, e devo dire che l’hanno fatto perché tutti hanno voluto giocare, significa che il discorso li ha toccati. Quando poi incontri una squadra che ne ha più di te è dura e fai la figura che abbiamo fatto.

La situazione è grave?
Molto delicata, ho sentito voi che cercate di spiegare ai tifosi cosa sta succedendo. Siamo tutti sulla stessa barca e cerchiamo di otturare le falle che si aprono all’improvviso.

RANIERI IN CONFERENZA STAMPA

Cosa si sente di dire ai tifosi?
È normale che quando non giochi bene e perdi il tifoso ci resti male. Cos’altro posso dire, nei momenti difficili stateci vicini. Pronti via, 1-0, riusciamo a pareggiare, sono sincero, non so come, nel secondo tempo pronti via, secondo gol. Anche una squadra in grande condizione avrebbe fatto fatica, figuriamoci noi che non siamo in salute. Dobbiamo riprenderci al più presto.

Il modulo di gioco?
Due ore prima della partita ho saputo che Zaniolo era stato male ieri notte, è venuto e mi ha detto che non se la sentiva, e preferiva partire dalla panchina. Ho messo Cristante perché nell’Atalanta aveva fatto questo tipo di gioco, poi ho visto che Schick tornava più indietro rispetto a De Rossi, gli ho detto di stare più vicino a Dzeko e di prendere il centrocampista più basso, ho detto anche a Cristante di tenere più libero Mario Rui.

Possibili dimissioni in caso di ulteriore sconfitta?
No, perché sapevo cosa ci fosse in ballo. Devo fare quadrato e cercare di salvare il salvabile. Non riusciamo ad allenarci, tra infortuni e nazionali ho allenato sette giocatori. Posso solo ringraziare quei ragazzi che pur avendo problemi hanno voluto giocare, significa che ci tengono, che vorrebbero reagire, ma il Napoli ha meritato. Grande squadra, tutti si muovono, sono in un momento di forma eccellente, complimenti a loro.

Squadra svogliata?
L’aspetto mentale è la prima cosa di ogni atleta, di qualsiasi sport. Stiamo cercando di reagire, cerco di motivarli e loro devono andare in campo. I risultati non ti aiutano, l’uscita dalla Champions e la sconfitta di Ferrara non sono state cose appaganti nell’ego dei ragazzi. Ieri avevamo fatto allenamento specifico su queste palle filtranti, quando prendi gol all’inizio di ogni tempo non è facile. Abbiamo perso, dobbiamo dimenticare questa partita e pensare alla prossima. Non ci sarà granché da allenare, domani c’è recupero e dopodomani il prepartita, poi ci sarà la Sampdoria. Dobbiamo essere come un pugile, stare coperti e prendere meno botte possibili, perché fanno male.

Obiettivo Europa League?
Ho detto ai ragazzi che se siamo determinati possiamo andare dappertutto, se non lo siamo possiamo non andare da nessuna parte. Mi attendo una grossa reazione in ogni circostanza.

Come si fa a far sbocciare Schick?
In alcune circostanze sembra timido, a vederlo nella Sampdoria o in nazionale è un altro giocatore, convinto, motivato, tenta il dribbling. Mi ha detto di stare bene, il ragazzo c’è, perché è un gran giocatore, ma lo sto aspettando così come il pubblico

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