Due legni colpiti dalla Roma e quattro dalla Lazio
Quattro pali, due traverse, gioco offensivo, velocità e ribaltamenti tattici, un lungo romanzo in 90′ che il rigore di Kolarov e il gol di Luis Alberto faticano a spiegare. Finisce 1-1 ma poteva essere una goleada, si aspettavano tutti una Roma sbilanciata e a rischio contropiede, ma il pareggio con il Genoa deve aver suggerito a Fonseca di rinnegare per una serata i suoi principi. Così è la Lazio a fare la partita che ci si aspettava dai giallorossi, realizzando più di 20 tiri verso la porta. Zaniolo è autore delle due occasioni pericolose, ma troppi sono sotto standard, da Under alla coppia di centrali Pellegrini-Cristante che fatica a convivere. Il risultato è poco filtro e libertà di tiro e manovra per i trequartisti laziali. Zaniolo rimpiange i due pali ma la conta per i biancocelesti è surreale: 2 pali per Leiva e Correa e due traverse, Immobile e Parolo. Lo scrive La Gazzetta dello Sport.