Il terzino ex Tottenham rivela alcuni retroscena su Mourinho e Joao Sacramento nella loro stagione agli Spurs
Serge Aurier, terzino del Villareal, ha rilasciato un’intervista a Telegraph Sport, in cui ricorda il periodo al Tottenham ed in particolare la stagione con Josè Mourinho in panchina. Secondo il giocatore, il vero problema quell’anno non fu lo Special One, che ammira moltissimo, ma il suo assistente Joao Sacramento. Ecco le sue parole:
“Talvolta i giocatori hanno bisogno di maggior affetto e attenzioni. Non sto parlando di Josè. Sto parlando del suo assistente. Sacramento non ha un grande rapporto con lo spogliatoio e questo è il motivo per cui la situazione deteriorò. C’era un problema di mancanza di comunicazione.
Per lui era una delle prime esperienze in una prima squadra e difettò di serenità con i giocatori. Avrebbe dovuto essere più interessato alla persona che si nasconde dietro un giocatore. Spesso, quando non giochi molte partite hai bisogno di qualcuno che ti calmi e ti aiuti, che ti dia buone sensazioni, non qualcuno che ti trasmetta messaggi negativi. Penso che sia tutto cominciato così.
Un giorno ho discusso con Mourinho riguardo ad una questione tattica. Io non ero d’accordo con la sue sue scelte e andai a parlargli nel suo ufficio. Sapevo che potevo parlare con lui senza alcun problema perchè da la sensazione ai giocatori di essere una persona onesta. Il giorno dopo la questione era risolta.
Amo Mourinho perchè ti ascolta e ti dice ciò che pensa. A volte lo odi e vorresti ucciderlo, ma poi lo ami perchè il suo carattere è quello di uno nato per vincere e io mi identifico molto in lui. Non ho nulla contro di lui”.