Per Daniele De Rossi febbraio si prospetta come il primo vero banco di prova. Dopo il caos di fine gennaio tra l’addio di Mourinho, il calciomercato, e l’avvio “soft” con Verona e Salernitana, il nuovo allenatore giallorosso affronterà una serie intensa di sfide contro Cagliari, Inter, Frosinone, Torino, e il doppio confronto con il Feyenoord.
Con sei partite in ventuno giorni, la nuova Roma targata De Rossi si troverà di fronte a avversari di alto livello, con la gestione degli impegni europei durante la settimana che aggiunge un ulteriore elemento di complessità. Le buone notizie dall’infermeria, con il ritorno di Renato Sanches e i progressi di Chris Smalling, fanno sorridere l’allenatore, che conta sull’aiuto di tutti per affrontare questo periodo intenso.
Febbraio sarà anche il mese in cui verrà annunciato il nuovo direttore sportivo della Roma. Dopo l’uscita di Tiago Pinto, le manovre politiche per la nomina sono in corso da settimane. Lina Souloukou, CEO giallorosso, è sempre più al centro delle decisioni della dirigenza, anche in vista delle trattative con la UEFA per ridiscutere l’accordo sul Financial Fair Play (FFP).
Souloukou, oltre a gestire la questione stadio, ha ricevuto il mandato dai Friedkin di negoziare con la UEFA per allargare i paletti finanziari che limitano il mercato giallorosso da due anni. In parallelo, si specula sulla nomina del nuovo direttore sportivo, con François Modesto, attuale direttore sportivo del Monza, come possibile candidato. Nonostante le smentite ufficiali, il nome del francese resta in lizza.
Tra i candidati preferiti dai Friedkin emerge la pista tedesca, con Marco Neppe, ex direttore tecnico del Bayern Monaco, in pole position. L’altro nome in considerazione è Florian Maurice, attuale direttore sportivo del Rennes. La decisione finale spetterà ai Friedkin, che sembrano orientati a portare nella Capitale un nome nuovo, preferibilmente di estrazione straniera, anche se la pista di Christopher Vivell sembra in ribasso a causa dei suoi precedenti controversi con il Chelsea. Lo riporta la Repubblica.