Luca Gotti ha debuttato sulla panchina del Lecce lo scorso 16 marzo, ottenendo una vittoria fondamentale a Salerno (0-1, autorete di Gyomber), che ha consentito ai salentini di salire a quota 28 punti e mettere 4 lunghezze di distanza tra sé e la zona rossa.
Contro il fanalino di coda del campionato, il neo allenatore leccese ha inizialmente schierato i suoi con il 4-3-3, modulo adottato anche dal suo predecessore D’Aversa, ma nel secondo tempo è poi passato ad un più compatto e solido 4-4-2. Inizialmente Piccoli era stato schierato come attaccante di sinistra, a completare il tridente con Krstovic al centro e Almqvist dall’altra parte. Durante l’intervallo però Gotti ha scelto di sostituire una delle due mezze ali, Oudin, per mandare in campo Dorgu, il quale si è posizionato come esterno alto di sinistra. Di conseguenza Piccoli si è accentrato per far coppia con Krstovic e Almqvist ha abbassato di qualche metro il proprio raggio d’azione.
Contro la Roma dunque il Lecce potrebbe ripartire dal 4-4-2 del secondo tempo di Salerno oppure schierarsi con il “classico” 4-3-3. Se dovesse essere confermata la prima delle due opzioni, Gotti andrà a posizionare Ramadani e Blin davanti alla difesa, in modo da formare un blocco 4-2 che consenta ai suoi di accorciare le distanze sulla trequarti, dove la Roma schiera le sue armi più affilate.