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L’impazienza di Mou, i dubbi in difesa e la priorità centrocampo: nasce il mercato di gennaio

Mourinho gennaio
Mourinho, Venezia-Roma

Le continue richieste di Mourinho (che vuole alzare l’asticella) ci proiettano al prossimo mercato di gennaio: tutti i dubbi della Roma

Dopo questo spezzone di gare che ha visto la Roma, almeno nei risultati, in palese difficoltà, l’impazienza di Mourinho proietta tutti i tifosi giallorossi verso il prossimo mercato di gennaio. Quest’ultimo, che per definizione è il “mercato di riparazione”, quest’anno rischia di essere molto più movimentato del solito. Siamo abituati, di solito, a vedere vere e proprie rivoluzioni sulle rose soltanto nel mercato estivo ma questa volta, per accelerare il celebre “processo di crescita”, potremmo vedere già a gennaio tantissimi affari in entrata e in uscita.

Per quanto riguarda le uscite potrebbero esserci anche grosse sorprese, visto che oltre ai nomi che si potrebbe facilmente intuire: Diawara, Villar, Kumbulla, Reynolds e Mayoral (cioè i famosi “epurati” dopo Bodo), questa volta non sono da escludere uscite a sorpresa, come Darboe (magari in prestito dopo il rinnovo del contratto) e Mkhitaryan.

L’attaccante armeno, che rispetto all’ultima stagione sta incidendo soltanto in negativo, ha visto il trascinarsi di un rapporto impossibile con Josè Mourinho, dopo i loro screzi a Manchester di quattro anni fa. Negli ultimi giorni si sta facendo sempre più strada l’ipotesi dell’addio. In campo abbiamo visto un giocatore quasi mai reattivo, pronto, scattante e capace di fare quegli strappi che spaccano in due la partita.

Ma, oltre a quello del 32enne armeno, ci sono altri nomi fortemente in dubbio, nonchè dubbi di natura tattica. Ecco l’analisi della rosa della Roma reparto per reparto e le possibili mosse nel mercato di gennaio:

La questione del secondo portiere

Quest’estate la Roma, dopo le deludenti annate con Pau Lopez, ha deciso di prendere il portoghese Rui Patricio. Finora l’acquisto si è rivelato azzeccato in quanto, al netto di qualche inevitabile sbavatura, nel confronto con lo spagnolo il lusitano vince facile e la Roma è riuscita a coprire al meglio la sua porta. Ma preoccupa il suo sostituto: Daniel Fuzato. Qualora, per qualunque motivo di infortunio o squalifica, il portoghese dovesse saltare una gara a difendere la porta della Roma andrebbe il brasiliano.

Quest’ultimo, nelle occasioni che ha avuto con Fonseca, ha mostrato più di qualche incertezza. Ma Mourinho, durante la conferenza stampa pre Roma-Napoli ha dichiarato: “Fuzato, anche se finora non ha mai giocato, è un mio fedelissimo e gode della mia fiducia”. Il brasiliano, finora, non ha avuto nessuna occasione da sfruttare, nemmeno in Conference League. Non è una priorità assoluta, come il terzino destro o i/il centrocampista/i, ma forse Mourinho gradirebbe un pò più di certezze anche per il secondo portiere.

I dubbi sui centrali difensivi

Roger Ibanez e Gianluca Mancini sono i centrali titolari inamovibili di questa prima Roma targata Mou. Finora, in queste 18 gare, la gerarchia in difesa è stata chiarissima anche se facilitata dai continui problemi di Chris Smalling. Il centrale inglese, dopo una prima stagione in giallorosso estremamente positiva nel 2018-2019, sta mostrando una pericolosa fragilità fisica. Purtroppo la Roma non può contare su di lui nelle turnazioni e, a questa purtroppo quasi continua defezione, i giallorossi devono fare i conti anche con l’apparente involuzione di Kumbulla.

Il centrale albanese, dopo l’inquietante prova di Bodo, non ha fornito sufficienti garanzie nemmeno nello schieramento a 3 proposto da Mourinho a Venezia. Proprio questa del modulo è una tematica che può fare tutta la differenza del mondo: la Roma d’ora in poi giocherà a 3 o a 4 in difesa? Tutto lascia pensare, visto l’asse Shomurodov-Abraham che sembra poter funzionare e, almeno fino al disastro arbitrale, una ritrovata compattezza difensiva (prima dello sbrago totale dopo il 2-2 veneto) che questo progetto tecnico possa essere portato avanti. In questo caso la Roma dovrebbe intervenire pesantemente sul mercato di gennaio.

Considerando l’affidabilità, praticamente nulla, che fornisce Smalling e tutti i dubbi su Kumbulla i giallorossi, scegliendo lo schieramento a 3, dovrebbero prendere almeno due centrali difensivi per sostituire l’inglese e l’ex Verona.

Il buco a destra

La Roma ha una gravissima mancanza nella sua rosa: il vice Karsdorp. Per far riposare il terzino olandese ex Feyenoord, Mourinho deve adattare Ibanez a destra. L’americano Bryan Reynolds, in questo momento, non è affatto un’alternativa proponibile e, almeno per certi livelli, non è attualmente proponibile. I giallorossi sono forti sul terzino polacco della Sampdoria Bartosz Bereszyński, 29enne. Ovviamente il suo nome non accende nessun entusiasmo, ma in questo momento la Roma si trova costretta a “mettere una pezza”. Se si dovesse fare una valutazione generale il voto all’operazione, probabilmente, sarebbe basso.

Ma, per la situazione attuale della Roma, potrebbe essere comunque una pedina molto utile: ci sarebbe, seppur non di altissimo livello, un sostituto di Karsdorp e un uomo in più su cui poter fare reale affidamento. Il polacco potrebbe essere la giusta scelta da qui a giugno, per poi prendere quello che sarà il titolare e avere l’olandese come riserva. In poche parole, se dovesse chiudersi la trattativa, un’operazione che non entusiasmerebbe nessuno, ma che potrebbe consentire alla Roma di avere una scelta in più.

La priorità centrocampo: Mou vuole una rivoluzione

Il centrocampo è senza ombra di dubbio il reparto giallorosso che rischia di essere cambiato più di tutti. Già questa estate il tecnico portoghese aveva chiesto come minimo un rinforzo (Granit Xhaka), ma lo svizzero non è arrivato per il mancato accordo economico con l’Arsenal. Potrebbe, però, approdare nella capitale un altro centrocampista, connazionale di Xhaka: Zakaria.

La trattativa non è affatto facile, in quanto sono sul giocatore anche diversi club di Premier e il rischio è quello dell’asta, dove la Roma non partirebbe come favorita. La rivoluzione a centrocampo sarà indispensabile, per far tirare il fiato al duo Cristante-Veretout, e per rendere completo un reparto che, attualmente, completo non è: Diawara è stato bocciato da Mourinho, Darboe è ancora acerbo (per ovvi motivi di età e di esperienza) e Gonzalo Villar non convince fino in fondo il tecnico portoghese.

Sul centrocampista spagnolo Mourinho è stato chiarissimo: “Apprezzo moltissimo il suo sforzo nell’adattarsi ad un calcio diverso. Quando ha la palla mi piace moltissimo, senza no”. Per porre rimedio a queste falle si potrebbe pensare anche ad Aroon Ramsey, che nelle ultime ore la Juventus sta cercando di piazzare per l’elevatissimo ingaggio del gallese.

Il centrocampista offensivo, attualmente ancora bianconero, non si discute dal punto di vista tecnico. I dubbi sul gallese sono di natura fisica. Questa opzione potrebbe rivelarsi molto interessante (si tratterebbe di prestito fino a giugno, col 60% di ingaggio pagato dalla Juventus), ma sul centrocampista c’è la grandissima incognita della condizione fisica.

Attacco: Mayoral bocciato, Mkhitaryan verso l’addio e Felix possibile sorpresa

Henrikh Mkhitaryan non ha inciso positivamente come nella scorsa stagione. Finora, la sua annata 21/22 in giallorosso, è estremamente deludente. Non abbiamo mai visto l’armento fare quegli strappi che spaccavano la partita, non l’abbiamo mai visto felice in campo. Forse è la convivenza con Mourinho che si è rivelata impossibile da mandare avanti (dopo il loro scontro a Manchester di 4 anni fa), oppure l’armeno non è contentissimo della posizione che ricopre in campo (preferirebbe l’altra fascia), fatto sta che nelle ultime ore l’addio di Mkhitaryan, già a gennaio, sembra estremamente probabile.

Se l’armeno dovesse lasciare la Roma, con Borja Mayoral verso Firenze, l’attacco giallorosso perderebbe due pedine: anche se lo spagnolo non è mai entrato nelle grazie del tecnico portoghese. Inoltre, se Mourinho dovesse confermare il 3-4-1-2, non avrebbe molto senso confermare Carles Pèrez, esterno puro. Ma lo Special One, in questo caso, potrebbe pescare nel mazzo il Jolly di Felix.

Il giovanissimo talento del Ghana, buttato dentro sia contro il Cagliari sia contro il Milan, potrebbe alternarsi come seconda punta intorno ad Abraham, insieme a Zaniolo, Shomurodov ed El Shaarawy. Il portoghese ha speso parole d’elogio per il giovane giallorosso: “Felix è molto giovane, ma ha delle caratteristiche e soprattutto dei movimenti, che noi dovremmo fare molto di più”. Se il cambio di modulo e l’addio di Mkhitaryan e Mayoral dovessero concretizzarsi l’attacco, che era (ed è tuttora), il reparto con più abbondanza avrebbe bisogno di qualche rinforzo.

Adesso dovremo soltanto aspettare, per vedere se la “rivoluzione” avverrà già nel prossimo mercato di gennaio, oppure si concretizzerà, più verosimilmente, nel prossimo mercato estivo. Intanto Josè Mourinho, a modo suo, continua a mettere pressione alla proprietà e a Tiago Pinto, nel tentativo di alzare l’asticella e di bruciare le tappe del “processo di crescita” giallorosso.

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