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Lo Special One vuole i tre punti con l’Udinese

Nulla è perduto. La sconfitta di Verona ha interrotto l’incredibile avvio di stagione della Roma di José Mourinho, brucia inevitabilmente per il modo in cui è arrivata ma – come è normale che sia dopo quattro giornate – non ridimensiona prospettive e ambizioni dei giallorossi.

Fin dal giorno della sua presentazione lo Special One ha parlato di tempo necessario a far crescere il gruppo e creare le condizioni necessarie per arrivare – nell’arco del triennio – a vincere un trofeo. E in questo senso il ko di domenica scorsa potrebbe rivelarsi la prima vera occasione per dimostrare che qualcosa è cambiato dal punto di vista della tenuta mentale.

La tristezza percepita all’interno dello spogliatoio del Bentegodi è stata apprezzata dall’allenatore, che da questa mattina lavorerà con i giocatori per trasformare il rammarico per una sconfitta inaspettata in voglia di rivalsa. Troppe volte in passato la Roma ha faticato a reagire dopo un passo falso – perdendo punti preziosi – ma da questo punto di vista la presenza di Mourinho a Trigoria rappresenta la garanzia più grande: nessuno meglio di lui sa quali corde toccare per ricaricare i giocatori e restituire la giusta motivazione al gruppo.

Il portoghese aveva già lasciato intendere come, soprattutto in difesa, qualcosa non fosse andato per il verso giusto durante i match contro Sassuolo e Cska Sofia (nonostante il 5-1 finale) e ha sempre cercato di frenare i facili entusiasmi. “Come ne avevamo vinte sei e non sessanta, ora ne abbiamo persa una e non dieci”, ha spiegato Mou dopo l’ultima partita. Niente drammi quindi. Soprattutto perché il processo di crescita della Roma è ancora alle fasi iniziali e l’ambizione dell’allenatore non è mai stata quella di essere competitivi fin da subito per la lotta scudetto. L‘obiettivo dichiarato è quello vincere sempre la prossima partita puntando alla qualificazione in Champions: da oggi quindi testa soltanto alla gara con l’Udinese. Lo scrive “Il Tempo”.

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