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L’Edicola, Kolarov e Dzeko trascinatori. La Roma di Fonseca ha carattere

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IL CORRIERE DELLO SPORT – Terza vittoria consecutiva per la Roma di Paulo Fonseca“Abbiamo meritato la vittoria, abbiamo giocato bene e dominato tutta la partita”. Il coraggio di Paulo, che anche quando la Roma è rimasta in dieci è andata a cercare la vittoria: “Non possiamo dimenticare che giovedì abbiamo giocato contro il Basaksehir, è stato difficile per i giocatori recuperare, ma stiamo bene fisicamente”.

Bagno di folla è un rituale collettivo, liberatorio, catartico. Tutti sotto lo spicchio dei tremila romanisti, che hanno appena prodotto un boato impressionante nel silenzio del Dall’Ara.

LA GAZZETTA DELLO SPORT – “L’arbitro in certe decisioni ha sfavorito più la Roma del Bologna. Abbiamo meritato la vittoria, giocando bene e dominando tutta la partita. Nella ripresa il Bologna è andato in contropiede creando alcune situazioni da gol, ma abbiamo meritato la vittoria per il carattere, l’unione, il coraggio che abbiamo dimostrato“.

Passate le lusinghe dell’Inter, Dzeko si mette in marcia e trascina la Roma: “Penso che il mio gol sia stato pesantissimo e alla fine meritato – spiega l’attaccante della Roma – anche perché ho sentito che il rigore del Bologna era stato un po’ regalato. Però ci abbiamo creduto fino alla fine, anche con un uomo in meno e abbiamo vinto meritatamente e così, alla fine, è ancora più bello. La nostra convinzione cresce. Non era una partita facile. Siamo una squadra forte e vogliamo andare avanti provando a vincerle tutte”.

Nella logica del turnover, con così tante gare ravvicinate, Paulo Fonseca ci sta dimostrando di variare sempre e anche molto. Lo stesso succederà probabilmente anche mercoledì sera contro l’Atalanta di Gasperini. Cambierà qualcosa sicuramente al cento della difesa, dove Gianluca Mancini non potrà giocare contro i suoi ex a causa dell’espulsione rimediata al Dall’Ara che lo costringe ai box.

Lorenzo Pellegrini non avrà (ancora?) la maglia numero 10 che il suo mentore Francesco Totti gli ha promesso da tempo, ma comincia a “totteggiare” sempre di più, incidendo chirurgicamente sulla partita, pur senza gli effetti speciali che sapeva regalare l’ex capitano della Roma.

Al 53′ Pairetto assegna il rigore al Bologna per il tamponamento tra Kolarov e Soriano: la sua valutazione è che l’attaccante del Bologna abbia anticipato di un soffio il laterale della Roma, Calvarese dalla Var conferma. Al 63′ Denswil intercetta in area con il polso il pallone calciato da Dzeko: i romanisti chiedono il rigore ma Pairetto valuta il braccio aderente al corpo e considera pure che il rossoblù prova a evitare il tocco.

Dzeko fa esultare all’ultimo tocco della partita, un colpo di testa preciso e libero da ostacoli tre secondi dopo lo scadere dei tempi di recupero risolve una partita condotta ma non dominata contro un buon Bologna che si scalda per una punizione che fa partire l’azione della sconfitta.

IL CORRIERE DELLA SERANel 2-1 di Bologna, terzo successo in una settimana tra campionato e Europa League, c’è tutta la mentalità di Paulo Fonseca, che a fine partita è entusiasta. Abbiamo meritato la vittoria, giocato bene e dominato pertutta la partita. È vero che nel secondo tempo il Bologna è salito tre volte in contropiede e ha creato un paio di occasioni da gol, ma se c’è una squadra che ha meritato la vittoria è stata la Roma”. 

IL TEMPO – Li voleva entrambi Conte all’Inter, ma sono voluti rimanere e Fonseca giustamente non li toglie mai. Con il gol di ieri il centravanti bosniaco è arrivato a quattro gol stagionali in cinque match, 91 su 184 gare da romanista, 277 complessivi in carriera su 625 partite nei club. Gliene mancano 11 per agganciare Montella al sesto posto nella classifica dei marcatori giallorossi nella storia.

Per la Roma non c’è troppo tempo di festeggiare la vittoria con il Bologna visto che già questa mattina, a due giorni dal turno infrasettimanale contro l’Atalanta di Gasperini, riprenderanno gli allenamenti.

IL MESSAGGERO – Un interrogativo che, a fine gara, passa in archivio dovendo forzatamente lasciare spazio alle prestazioni di due ex ragazzetti, mai in competizione tra di loro: Kolarov, l’autore della prima rete, ed Edin Dzeko, il capitano dei tre punti.

In una Roma che si interroga (e si interrogherà, vedrete) sul dualismo tra i ventenni Zaniolo e Kluivert, sono i due ex City, che 20 anni non li hanno più da un pezzo, a meritare la prima pagina. Il serbo continua a segnare come una punta, il capo bosniaco è una sentenza. Nonostante l’inferiorità numerica, la Roma ha provato fino all’ultimo a portare a casa la vittoria e alla fine è stata premiata con il gol numero 91 del Cigno di Sarajevo, specialista nel regalare grandi emozioni ai tifosi giallorossi.

Lo si capisce anche nel pomeriggio in cui non disputa la sua migliore partita per continuità, ma entra nelle due reti della vittoria. Lorenzo, dopo i tre assist con il Sassuolo (più quello di ieri sono quattro in due partite) è stato paragonato a chiunque. Totti, come detto, ma pure Giannini. I due ultimi grandi capitani e numeri 10 della Roma, ecco perché è venuto facile stampare idealmente quel numero sulla maglia di Pellegrini, che magari tiene alla sua 7 e quella vorrà mantenere. Pellegrini non è né Totti, né Giannini, ma di tutti e due è un po’, che già basta.

Abbiamo meritato, giocando bene e dominando per tutta la partita. Nella ripresa il Bologna,in contropiede, ha avuto qualche chance, ma la Roma ha mostrato carattere, unione e coraggio. Ma avrei accettato pure il pari”. Fa discutere però l’aver preferito Kluivert, non brillante ieri, a Zaniolo: “Ho preferito Justin per una questione di strategia – spiega il portoghese – pure lui veniva da un bel momento. Bello avere giocatori che ti mettono in difficoltà. Zaniolo è giovane e di grande valore, avrà le sue occasioni. Lo scrive Il Messaggero.

LA REPUBBLICAQuaranta giorni per riprendersi la Roma. Alla vigilia di Ferragosto Edin Dzeko era quasi un ex, ieri, al minuto 93 è diventato l’immagine della nuova era romanista, con quella corsa a braccia larghe verso uno spicchio di tifosi, che pareva aver abbandonato, soffocato da braccia giallorosse. Per un’estate s’erano ignorati: la Roma a sognare Icardi e Higuain, lui promesso all’Inter, tra incontri e frecciatine col nuovo ds Petrachi. Tutto dimenticato con il 91esimo gol romanista, 11 in meno di Montella. In una squadra capace di andare a segno 14 volte, la metà dei gol portano la firma del 9 bosniaco e di Alesksandar Kolarov. La Roma, in attesa di sistemare la difesa sempre piuttosto generosa, ora ha un mezzo in più: la vittoria di forza. Anche se la strada è quella di sempre: Dzeko. Lo scrive La Repubblica.

Siamo impazziti di gioia alla fine, è tutto bellissimo, sono troppo felice, per noi e per i tifosi“. L’uomo ritrovato della Roma di Fonseca è Edin Dzeko, è il suo il gol vittoria contro il Bologna, il terzo in quattro partite di campionato. Il primo gol porta la firma di Kolarov che ha poi causato il rigore, piuttosto dubbio, per i padroni di casa. Per il terzino è il sesto centro (il terzo stagionale) su punizione da quando indossa la maglia della Roma. Nei primi 5 campionati europei solamente Messi ha fatto meglio di lui. “Non era rigore per il Bologna, ho preso Soriano dopo aver toccato il pallone, anche perché non posso sparire. Si può sbagliare, ma gli arbitri dovevano controllare alla Var. Gli abbiamo detto di guardare, ma niente. Peccato, perché è un errore che stava compromettendo una partita dominata” dice il serbo. Paulo Fonseca si gode la sua prima trasferta, ripartendo da sei giocatori finora sempre titolari: Pau Lopez, Kolarov, Fazio, Cristante, Kluivert e Dzeko. Dopodomani la Roma tornerà all’Olimpico per il turno infrasettimanale contro l’Atalanta. Toccherà a Juan Jesus fare coppia con Fazio (Mancini è squalificato), con la possibilità di un inserimento graduale di Chris Smalling. Lo scrive La Repubblica.

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