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L’Edicola, Fonseca e la Roma cercano i tre punti a Parma. Dopo la sosta assalto all’Europa League

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IL CORRIERE DELLO SPORTIn questo momento Jordan Veretout è uno dei soldati più utilizzati nella caserma: gli altri riposano, lui corre per tutti. In termini di continuità all’interno della partita sta sorprendendo anche Fonseca: è sempre concentrato, lucido e determinato. Come direbbe Petrachi, Veretout è un giocatore affamato. Contro il Borussia nell’occasione del gol di Thuram ha cercato di compiere un miracolo provano a recuperare, visto il mal posizionamento della difesa. Non è però riuscito ad evitare l’assist di testa di Plea che poi ha servito il compagno tutto solo in area. Lui però era lì, a cercare di recuperare l’impossibile.

Lo scenario a Trigoria è delineato sin dall’estate: esce Florenzi, entri Hysaj. La Roma ha l’accordo con il giocatore già da un bel po’. Il suo procuratore, Mario Giuffredi, è lo stesso di Veretout e da tempo spinge per chiudere l’affare. Il Napoli però chiede 25 milioni per vendere l’albanese, nonostante lo status di riserva dopo l’arrivo di Di Lorenzo. Come molti suoi compagni, Hysaj nelle ultime settimane ha avuto dei problemi con De Laurentiis: non rinnoverà il contratto in scadenza nel 2021. Non vorrebbe per forza lasciare Napoli, ma ha capito che ormai restare è solo controproducente per la sua carriera, visto che Ancelotti gli ha concesso solo 54 minuti in stagione.

LA GAZZETTA DELLO SPORTJurgen Klopp ha definito così i giorni vissuti nella primavera 2018, dopo l’aggressione da parte di un gruppo di tifosi della Roma che ridussero in fin di vita Sean Cox, fan irlandese dei Reds, in occasione della semifinale di andata di Champions. Domani Cox, 54 anni, sarà in tribuna per seguire Liverpool-Manchester City, accompagnato dalla moglie Martina, dopo 18 mesi di ospedali, cure e riabilitazione, prima in Irlanda e poi nel Nord dell’Inghilterra.

Per sostenere le spese, è stata organizzata a Dublino lo scorso aprile un’amichevole, nella quale sono stati raccolti 748 mila euro. Anche la Roma, poco dopo l’episodio, mise a disposizione un’importante somma in denaro. “Spero di riuscire ad incontrarlo prima della partita per salutarlo” le parole di Klopp. Lo riporta La Gazzetta dello Sport.

Trovati in possesso di materiale pirotecnico (vietato, come ricordato anche dallo speaker dello stadio, seppur a Roma i supporter tedeschi ne abbiano portato in grandi quantità) e altri oggetti volti ad offendere, in tre erano stati fermati allo stadio, altri in località poco distanti. Per i fermati non sono previste conseguenze, la serata di Europa League nel complesso non ha portato ulteriori criticità, così come non dovrebbe portarne la trasferta di domani a Parma.

Davvero tanti, se si pensa che in Italia solo una rosa ha saputo fare meglio, ovvero la super Juventus, che alla voce gol ha già iscritto 13 persone. Tanto merito, infatti, va dato al lavoro sui calci piazzati che Fonseca sta portando avanti fin dai primi giorni.

C’è una collaborazione sotto traccia che il c.t. dll’Italia sta offrendo alla Roma da oltre un anno. Nel 2018 Roberto Mancini ha prima scoperto e poi valorizzato Nicolò Zaniolo, convocandolo in nazionale prima ancora che esordisse con i “grandi”. Fonseca ha telefonato al c.t. dell’Italia per un consiglio su Gianluca Mancini, difensore che già piaceva al tecnico portoghese, e sul quale l’allenatore della Nazionale ha confermato quanto di buono Fonseca avesse già intuito sul giocatore.

Ultimo sforzo prima della sosta per le Nazionali. Domani la Roma concluderà un ciclo pesantissimo di sette partite in venti giorni. Con trasferte lunghe e faticose. Sempre domani, a Parma, sarà anche il giorno in cui Fonseca avrà probabilmente maturato in modo definitivo la consapevolezza di essersi messo alle spalle il momento più duro. Al Tardini, il portoghese potrà sfruttare forze ed energie fresche, con il ritorno dopo la sosta anche di Mkhitaryan. Contro la squadra di D’Aversa, Fonseca potrebbe rilanciare dal primo minuto Diawara in mediana e capire se dare una nuova chance a Florenzi o meno.

IL CORRIERE DELLA SERAAdesso servono quattro punti tra Basaksehir e Wolfsberger: la Roma ora è padrona del proprio destino per passare il girone di Europa League. Più avanti sarebbe gradito il Var per sanare errori che sono costati molto caro soprattutto contro il Borussia. La Roma adesso avrebbe 2-3 punti in più in classifica e la qualificazione in tasca. Fonseca ha cercato di prenderla con filosofia: “Questo è il calcio“.

Adesso la prossima partita ad Istanbul è diventata decisiva, lo scenario peggiore prevede un’eliminazione dei giallorossi con un turno d’anticipo in caso di sconfitta e vittoria del Borussia a Graz. L’attualità però consiglia di pensare alla trasferta di Parma: anche domani difficilmente vedremo dal primo minuto Alessandro Florenzi. Il capitano viene da 5 panchine consecutive: non gli era mai successo prima. Nonostante questo periodo non felice, il numero 24 giallorosso non ha perso la stima del c.t. Mancini ed è stato convocato per il doppio impegno dell’Italia contro Bosnia e Armenia. Lo riporta il quotidiano Corriere della Sera. 

IL TEMPOFonseca vuole spremere fino all’ultima goccia di sudore i suoi fedelissimi prima della sosta per le nazionali. Domani la settima partita in tre settimane a Parma, per blindare il terzo posto e dimenticare la beffa in Europa League. Giocheranno sempre i soliti, il portoghese tra infortuni, espulsi e bocciati alla fine ha sempre voluto cambiare poco.

Allenamento di scarico a Moenchengladbach, rifinitura a Reggio Emilia e partita a Parma. In vista della sfida contro i ducali sono numerosi gli spostamenti che hanno riguardato e riguarderanno la Roma di Fonseca. Ieri mattina i giallorossi hanno svolto una seduta defaticante nel centro sportivo del Borussia, prima di imbarcarsi alla volta di Bologna ed essere poi portati in pullman all’Hotel de la Ville di Parma, che oggi alle 14.30 sarà la sede della conferenza del tecnico.

Cinque panchine di fila dopo la Sampdoria sono un chiaro segnale: Florenzi, al momento, non è più un titolare della Roma. Durante la sosta di ottobre Fonseca ha comunicato al ventottenne che come terzino destro gli avrebbe preferito Spinazzola ed in alternativa Santon. Florenzi è quindi il terzo ed ultimo (senza contare Zappacosta) su quella fascia e anche nel “nuovo” ruolo di esterno offensivo gli sono stati preferiti – sia dal primo minuto che a gara in corso – Zaniolo, Kluivert, Perotti, Under, in attesa di Mkhitaryan, che ha saltato tutto l’ultimo ciclo di partite per infortunio.

LA REPUBBLICA Zona Cesarini o Zona Colosseo? Il finale delle romane è “hot”. Scotta come il pallone tra i piedi. Roma e Lazio si tengono alla larga dall’happy end. Brutta abitudine. E l’Europa non le aspetterà. Gli altri continuano a pedalare e loro crollano. Perché? C’è un imprevedibile e invisibile dettaglio di sistema: l’insicurezza dei collettivi cui manca un vero leader in campo. Per quei pochi minuti cruciali, Celtic e Borussia sono apparse, emotivamente, di un altro pianeta. Cosa che non è. Ma può diventare se uno si impegna (alla rovescia).

IL MESSAGGEROL’asse di garanzia viene dal mercato estivo. Sono gli interpreti presi da Petrachi su indicazione di Fonseca. Mancini e Diawara, senza la certezza del posto da titolare ad inizio stagione, oggi si ritrovano al centro della Roma. Ruolo: volante, in stile sudamericano. Nel 4-1-4-1 è la figura che garantisce equilibrio e costruzione. Il dualismo nasce nel cambio al Borussia Park. Ma più che la competizione, conta l’alternativa. Se l’allenatore decide di riportare Mancini in difesa, ecco Diawara, svelto a tornare in gruppo e in campo. Ko il 6 ottobre contro il Cagliari e, a un mese dall’intervento al menisco, ha giocato alla prima chiamata.

«A Trigoria si respira un’aria diversa». Tanto differente da tramutare queste parole in un boomerang. Era il 18 settembre, vigilia del match contro il Basaksehir in Europa League e Florenzi, vicino a Fonseca, raccontava come l’approdo del portoghese «avesse cambiato molto» le logiche all’interno del gruppo, «ora tutti sono importanti». Non bisogna essere dei geni quindi per capire che Alessandro non sta rendendo come gli altri. Né nel ruolo di terzino, sopravanzato da Spinazzola, Santon e Cetin, tantomeno per quello di esterno alto. Cinque panchine di fila non possono essere per caso. Al netto delle reiterate rassicurazioni di Fonseca e di Petrachi qualcosa s’è incrinato.

In tv o di persona, l’espressione è inequivocabile. Basta guardare in faccia Fonseca per capire quanto la caduta del Borussia Park proprio non riesce ad accantonarla come altre della sua carriera. In quello stadio è tornato, e ne avrebbe fatto volentieri a meno dopo lo sgarbo dello spagnolo Gil Manzano, anche ieri mattina prima di spostarsi a Dusseldorf e volare a Bologna: allenamento per chi non ha giocato, lavoro di scarico per gli altri. Il portoghese deve comunque pensare al campionato, a quel 3°posto appena riconquistato dopo un anno e mezzo e dunque da difendere nel viaggio in Emilia.Eppure non riesce a staccarsi dall’Europa League dove vuole che la Roma sia protagonista. Se dovesse scegliere, sarebbe l’obiettivo principale della sua prima stagione in Italia.

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